di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Celebrazioni con un fuori programma, pacifico, silenzioso, ma che comunque non passa certo inosservato. E’ l’ennesima protesta delle dipendenti della ex Mabro che sono scese nuovamente in piazza. L’occasione buona, si è verificata questa mattina, durante le celebrazioni, in piazza Duomo, del 67° anniversario della fondazione della Repubblica. Il prefetto Marco Valentini ha deciso di iniziare il suo discorso proprio rivolgendosi alle operaie, «una crisi lunga, che ha segnato il territorio – ha detto parlando del momento economico che stiamo attraversando – e di cui è testimonianza la presenza dei lavoratori Mabro».
Una data, quella del 2 giugno che è servita anche a rimarcare il disagio che oltre duecento lavoratori di Abbigliamento Grosseto stanno attraversando ormai da tempo. Tra la gente, sulle scale del Duomo cittadino, c’erano anche loro: le vestaglie azzurre, simbolo ormai di una protesta che coinvolge il diritto al lavoro.
Niente slogan gridati, ma solo cartelli mostrati con dignità e dal significato più che chiaro. Se l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, come cita l’articolo 1 della Costituzione, oggi quel lavoro non c’è più e in molti stanno lottando per non perderlo. Altri gli articoli presi ad esempio e dai quali prende forma la protesta, come il 4 che riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni per renderlo effettivo. Un diritto che oggi, troppe volte, viene calpestato e così, tra le classiche celebrazioni di rito, c’è un fuori programma inaspettato che però, proprio in questa giornata, deve alimentare la riflessione e accelerare i tempi nella ricerca di una possibile soluzione.
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