FOLLONICA – «La bufala del campo Rom a Follonica continua». Progetto Follonica interviene nuovamente sulla decisione del comune di adibire un’area per l’allohggiamento delle roulotte della famiglia Rom che vive a Follonica: «Noi la delibera di giunta l’abbiamo letta. I fatti, scritti nella delibera sono questi: il comune ha individuato una zona di proprietà, anche lontana dal centro, per creare una microarea abitativa al fine di permettere a due nuclei familiari ed al signor Gheorge la possibilità di stanziare le due roulotte predisponendo gli allacci elettrici, idrici e fognari. All’interno delle due famiglie rom vivono alcuni bambini che frequentano le scuole follonichesi. Ricordiamo per l’ennesima volta che la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia ratificata dall’Italia sancisce il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo per ogni bambino, indipendentemente dalla nazionalità ed obbliga le istituzioni alla tutela di tali diritti garantendo ad ogni bambino assistenza e protezione».
«Elementi – continua Progetto Follonica – che comportano una sistemazione alloggiativa, un adeguato nutrimento, un percorso educativo, e quando possibile, una crescita in famiglia. Solo così, permettendo ai bambini rom, di avere istruzione e contatti con gli altri bimbi potremmo avere una vera integrazione dove le due culture (quella dei rom non è l’accattonaggio e la vita di miseria) possono interagire, conoscersi e convivere dando vita ad una società migliore che sarà un bene per tutta l’umanità. Nella delibera , firmata dai Rom stessi, si fa esplicito riferimento al fatto che la microarea è predisposta solo per l’alloggiamento di questi nuclei familiari e non per ospitarne di nuovi. Tecnici del comune hanno eseguito una perizia che stima in poche migliaia di euro (e non in un milione) la spesa per gli allacci tecnici. Il campo rom non esiste ed è solo frutto della paura».