MARINA DI GROSSETO – Pioggia e freddo non hanno fermato i duecento appassionati di scienza che hanno partecipato al primo Blioblitz della Toscana (uno dei primi in italia), organizzato da Museo di Storia Naturale della Maremma, Fondazione Grosseto Cultura, Comune di Grosseto, Allianz e con il patrocinio della Regione Toscana: 24 ore no-stop a contatto con la natura nella splendida cornice dell’Oasi di San Felice a Fiumara, di proprietà del gruppo assicurativo Allianz. «Un successo che conferma la voglia dei cittadini di conoscere meglio il nostro patrimonio naturale e la disponibilità dei ricercatori a condividere le loro conoscenze – ha detto Andrea Sforzi, direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma che ha gestito la parte organizzativa e scientifica -. Siamo soddisfatti di aver portato a Grosseto un evento di portata internazionale e, soprattutto, della risposta della gente». Il via ufficiale al Bioblitz è stato dato alle 19 di sabato. Loriano Valentini presidente della Fondazione Grosseto Cultura, Giancarlo Tei assessore all’ambiente del Comune di Grosseto, Andrea Sforzi e Danilo Piani consigliere della Fondazione, hanno tagliato il nastro nella tenda messa a disposizione da Eurovinil e hanno fatto partire il countdown per le 24 ore dedicate alla scienza nelle quali esperti, ricercatori e persone comuni hanno lavorato fianco a fianco per monitorare la biodiversità dell’Oasi WWF di San Felice.
Dalle 19.30 e per tutta la notte tra sabato e domenica si è abbattuto, sul campo allestito a Fiumara, un vero e proprio temporale con temperature invernali. Eppure in tanti hanno deciso di condividere questa esperienza insieme al team che ha organizzato il Bioblitz. Non è stato possibile raccogliere alcun dato notturno ma in tanti, nella tenda, si sono appassionati alla storia dei chirotteri e il ricercatore Simone Vergari – che da Pistoia si è spostato in Maremma proprio per partecipare al Bioblitz – ha fatto ascoltare i suoni delle varie specie di pipistrelli raccolte nel tempo grazie all’utilizzo del bat detector. Sono state le 12 ore di bel tempo della domenica che hanno regalato grandi soddisfazioni al team del Bioblitz, 366 specie identificate: 155 animali, 172 vegetali, 39 tra funghi e licheni.
«E a queste potrebbero aggiungersene altre, in quanto siamo in attesa delle determinazioni dei campioni che i ricercatori non sono riusciti ad esaminare al campo base – aggiunge Andrea Sforzi – La lista, dunque, potrebbe arricchirsi di nuove specie. Se si pensa che per vari motivi molti gruppi sistematici non sono stati registrati, il numero di specie complessivo dell’area è davvero impressionante. A dimostrazione che una pineta non è solo un bosco di pini, ma un ecosistema complesso. Iniziative come questa trasformano un concetto troppo spesso citato astrattamente, come quello della biodiversità, in qualcosa di tangibile e “contabile”, con l’aiuto di tutti: un inestimabile patrimonio comune».
In totale sono stati 195 gli iscritti e 30 i ricercatori coinvolti. «Siamo soddisfatti del successo dell’iniziativa – ha detto Loriano Valentini – La Fondazione sta cercando di radicarsi nel territorio con eventi di portata regionale e nazionale e il Bioblitz è stato un grande momento di scienza. Le condizioni del tempo non hanno fermato la passione dei tantissimi partecipanti ed è stato per noi un orgoglio vedere le famiglie condividere questo momento. Lo scopo della Fondazione è quello di creare occasioni culturali e scientifiche di spessore. Per questo motivo il Bioblitz diventerà un evento permanente e il mio grazie va a tutti i collaboratori che in questi mesi hanno reso possibile questa eccezionale iniziativa».