di Lorenzo Falconi
PORTO SANTO STEFANO – Al civico 30 di via Roma, c’è la sede del comitato elettorale di Arturo Cerulli, mentre al 28, della stessa strada, c’è il quartier generale della lista di Massimo Sandrelli. Scherzi del destino, due sedi separate da appena un metro. C’è fibrillazione dalla parte di Massimo Sandrelli, dove alle 15 in punto si respira aria d’impresa politica, silenzio assoluto nella zona Cerulli, invece, nessuno si presenta e il locale resta chiuso. Segnali di nervosismo, qualcuno prova a dare questa chiave di lettura.
Niente di più sbagliato però, perché i primi risultati fanno già manifestare un certo scoramento nella truppa di Sandrelli, dove si punta soprattutto su Porto Ercole per tentare il ribaltone. Sovvertire il pronostico però, non è impresa delle più semplici, così la forchetta di divario tra i due candidati si allarga con il trascorrere delle ore. Alle 17:30, quando lo scrutinio non è definitivo, ma prende forma, Massimo Sandrelli alza bandiera bianca, ringraziando i suoi più stretti collaboratori con un sms. Poco dopo si presenta di persona in via Roma, per ringraziare pubblicamente tutti i suoi elettori.
Dall’altra parte, invece, sede ancora chiusa, ma rumore di motorini e clacson intorno alle 18:30. Sono i sostenitori di Cerulli che passano trionfanti con tanto di bandiere al vento. Un po’ di goliardico scherno nei confronti dei vinti, ma niente di eclatante, anche perché c’è pure il sindaco rieletto, Arturo Cerulli, in sella al suo scooter (nella foto). Con lui anche la moglie Lulù. Una breve sosta per alcuni scatti fotografici, un po’ di imbarazzo tra le due parti che hanno vissuto comunque una campagna elettorale impegnativa, poi è già il momento di ripartire. Cerulli e la moglie si allontanano sullo scooter, ci sono da raggiungere gli altri elettori che hanno contribuito all’approvazione del secondo mandato. E’ giunto il momento di festeggiare.