GROSSETO – La festa dello sport, negli anni, è diventata un appuntamento simbolo per il comitato Uisp di Grosseto. Anche stavolta la manifestazione ha fatto centro: 1.400 atleti e oltre cinquemila visitatori per una kermesse che in quattro giorni ha fatto il pieno di entusiasmo e di emozioni. Con una certezza: lo sport, con la Uisp, è davvero per tutti. Nessuno escluso. «Intanto è bello aver ulteriormente rafforzato l’importanza del parco ex diversivo, davanti alla nostra sede – spiega Sergio Stefanelli, presidente del comitato territoriale – che sta diventando oggetto di interesse anche per eventi di carattere nazionale. E poi è importante sottolineare che il messaggio dello sport per tutti è stato rispettato in pieno: agli atleti delle varie discipline si sono alternati i diversamente abili. Nessuno ha visto queste differenze».
Impossibile ricordare tutte le associazioni o le discipline che hanno preso parte alla festa: c’è stato spazio per il calcio, la ginnastica, la danza, le arti marziali, il nuoto, la pallavolo, il nordic walking, il tennis, il trekking, il football americano, lo yoga, lo shiatsu e il basket. Particolarmente gradita la novità del circo, con gli allievi del Mantica che hanno aperto la festa e fatto compagnia costante ai visitatori. Preziosa la collaborazione delle scuole cittadine, con l’esibizione iniziale degli studenti del liceo scientifico Aldi. Croce Rossa, Vigili del Fuoco, Aido, Admo e Abio hanno garantito la loro costante presenza, perché la festa dello sport è anche volontariato, integrazione e solidarietà, come hanno dimostrato l’esibizione degli schermidori non vedenti e il triangolare di solidarietà tra Scandilo, Atletico Maremma e gli amministratori locali.
E poi i convegni, in cui la Uisp è stata accompagnata dai partner Coseca, Fiora e Asl, oltre che da Cesvot, Fiab e Miur. Dalle tradizioni in movimento al progetto Riduco-Riuso-Riciclo, in cui gli studenti hanno presentato i loro lavori e sono stati premiati, fino all’importante “Mobilità, Bici e Salute“. L’importanza della mobilità sostenibile e i danni di una vita sedentaria sono stati analizzati da illustri relatori: si è parlato di ambiente e di come il tema viene affrontato in altre realtà, gli atti del seminario saranno rilegati e fatti arrivare nelle scuole. «Tanto è stato fatto, tanto altro dobbiamo fare – chiude Stefanelli – è nostro compito continuare a portare avanti questo modo di lavorare e migliorare la festa, attraverso le tematiche di cui si fa promotrice».