GROSSETO – Opere coloratissime e piene di surreale ironia, che catapultano in scatenate associazioni fantastiche oggetti d’uso comune, vestiti impossibili, arredi marziani per case inabitabili. Questo è il mondo antigrazioso e antiretorico di Chiara Rapaccini, che partecipa al Festival cinematografico DiVino Commedia con un doppio ruolo: ospite d’onore del Premio “Mario Monicelli” – intitolato al noto regista di cui Chiara è stata l’ultima compagna – e protagonista di questa suggestiva mostra di sculture e dipinti nella prestigiosa Chiesa dei Bigi di Grosseto. In mostra sarà allestita anche la scultura ispirata al manifesto (disegnato da Chiara) del noto film di Monicelli “Le rose del deserto” (2006) e il video “Vicino al Colosseo c’è Monti”, documentario (22 minuti) realizzato dal regista con la sua compagna nel 2008 e dedicato al quartiere popolare in cui sono entrambi vissuti.
Grandissima soddisfazione è stata espressa dal presidente di Fondazione Grosseto Cultura Loriano Valentini e dal direttore del CEDAV Mauro Papa. «La mostra di Chiara Rapaccini – ha infatti commentato Valentini – arricchisce la nostra città in un momento di grande fervore come la settimana di Maremma Wine & Food Shire e conferma la missione culturale che come Fondazione stiamo portando avanti: quella di creare a Grosseto eventi di portata nazionale».
Chiara Rapaccini, in arte RAP, è un’artista a più dimensioni. Una creatura versatile, come il suo poliedrico percorso creativo di pittrice autodidatta – laureata in Pedagogia a Firenze e ora docente di illustrazione per l’infanzia all’Istituto Europeo di Design di Roma – che è anche grafica, scenografa, scultrice, designer di moda e di oggetti d’arredo (esposti anche al Centre Pompidou), creatrice di silhouettes in legno, di fantasiosi mobili (sedie, tavoli, cornici, letti, attaccapanni, specchi) zoomorfi o antropomorfi, di cartoni animati per la Rai e per il cinema, nonché ideatrice di spiazzanti itinerari museali per bambini (tra i quali quello del MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dell’Itabashi Museum in Giappone), di campagne pubblicitarie e laboratori teatrali, oltre che anticonvenzionale scrittrice e illustratrice di più di 60 tra romanzi e libri per ragazzi e adulti pubblicati dalle maggiori case editrici italiane. Un percorso metamorfico e trasversale, rivolto a “giovani vecchi o adulti bambini” e frutto di un’anima libera, aperta a una sperimentazione incessante e totale, propensa a continui, avventurosi sconfinamenti e dunque disponibile a mettersi in gioco con onestà intellettuale, intelligenza emotiva e irriverente ironia. La mostra sarà attiva dal 17 al 20 maggio presso la chiesa dei Bigi di Grosseto. Ingresso libero.