di Daniele Reali
GROSSETO – Più di cento chilometri da Grosseto a Orbetello passando per Sand Donato, Magliano, Marsialiana e la Parrina. Un viaggio tra i cantieri più significativi per raccontare la ricostruzione del dopo alluvione in Maremma. Otto tappe per otto interventi simbolo dello sforzo che regione e provincia hanno messo in campo per ripristinare i collegamenti e la viabilità del territorio maremmano colpito duramente nel mese di novembre. Un modo per capire anche lo stato dell’arte dei vari interventi che in totale, soltanto per quanto riguarda la viabilità, strade e ponti, interessano 78 cantieri.
In totale i fondi messi a disposizione della regione Toscana per il post alluvione sono circa 55 milioni di euro: di questi 20 destinati alla viabilità. Grazie ai ribassi d’asta, che in media hanno fatto risparmiare circa il 30%, metà delle risorse che non sono state investite andranno a finanziare un fondo per gli interventi straordinari e imprevisti, mentre il resto tornerà alla regione.
«Ancora oggi nonostante i lavori siano in stato di avanzamento positivo – ha spiegato Leonardo Marras che si è recato personalmente sui cantieri insieme all’assessore alle infrastrutture Fernando Pianigiani (entrambi nella foto in alto) ci sono strade ancora chiuse, segno della devastazione che l’alluvione ha portato anche alle infrastrutture pubbliche. C’è ancora molto da fare per la ripresa, ma senza le infrastrutture tutto sarà più difficile e ripartire non sarà certo agevole: per questo dobbiamo accelerare e terminare a breve gli interventi programmati e per fare questo ci sono tutte le condizioni».
IL VIAGGIO: tappa per tappa – Ecco il racconto del viaggio che abbiamo compiuto nei cantieri della nostra provincia insieme al presidente Leonardo Marras, all’assessore Fernando Pianigiani e al responsabile del settore viabilità della provincia di Grosseto Umberto Tozzini.
Tappa 1: San Donato. Sulla provinciale che collega l’Aurelia alla 160 Amiatina è in corso un intervento da 266 mila euro. Questa strada è stata chiuso per un lungo periodo e poi aperta con limite di 30 chilometri orari. Qui i lavori dovrebbero terminare a fine agosto. Saranno “risagomate” le banchine e le cunette e poi sarà asfaltata. Nella foto l’inizio del cantiere e una delle cunette che è stata già rimodellata.
Tappa 2: Strada Provinciale della Molosella. Questa strada è ancora chiusa. È stata letteralmente “mangiata” e poi distrutta dalla forza delle acque che lo scorso novembre hanno devastato la parte sinistra della carreggiata. Qui l’intervento è complesso perché si deve intervenire per la ricostruzione della fondazione della strada. I lavori sono stati appaltati a gennaio e termineranno a luglio. La somma investita in questo caso è di 235 mila euro.
Tappa 3: Ponte sul torrente Argello. La terza tappa ci porta sulla provinciale 160 Amiatina. Qui è stato ricostruito il letto del torrente con un canale in cemento ed è stato rinforzato il ponte. L’intervento è stato di 198 mila euro. Sono stati realizzati gabbioni con rete metallica e pietre per ricostruire l’appoggio della strada su una base solida che era stata erosa dall’alluvione. Nella foto il presidente Marras visita questo cantiere che è in fase di chiusura.
Tappa 4: Ponte torrente Patrigone. Qui siamo vicini al centro abitato di Magliano in Toscana in prossimità del ponte sul torrente Patrignone. Oltre ai gabbioni di sostegno alla strada in questo caso è stato realizzato anche un canale artificiale in calcestruzzo per gestire meglio l’afflusso della acque che defluiscono dalla collina.
Tappa 5: Ponte di Sant’Andrea sul fiume Albegna. Questo è uno dei luoghi simbolo dell’alluvione. Si tratta del ponte che crollò al passaggio di auto. Qui persero la vita tre persone, i tre dipendenti Enel che stavano rientrando casa da Roma. Qui il traffico è stato riaperto in entrambi i sensi si marcia il 29 marzo scorso. Il cantiere è ancora aperto e il fondo stradale deve ancora essere asfaltato con una bitumatura. Ma anche in questo caso i lavori sono in buono stato di avanzamento. L’intervento in questo caso è stato finanziato con un investimento di 109 mila euro.
Tappa 6: Strada regionale 74. Qui siamo alle porte di Marsiliana, vicino al ponte sul torrente Elsa. In questo tratto la strada è stata completamente allagata e i lavori sono stati rallentati per la presenza di acqua anche nelle settimane successive all’alluvione.
Tappa 7: Strada Provinciale della Parrina. Questa strada è ancora chiusa e si trova in una delle zone più colpite. È una delle provinciali che ha subito più danni. Qui per un chilometro il fondo stradale è stato completamente distrutto e si è dovuto provvedere a ricostruire da zero. L’intervento è stato diviso in due lotti per un investimento complessivo importante: 570 mila euro per il lotto più vicino alla zona della Barca del Grazi e 832 mila euro per il secondo lotto che porta verso l’Aurelia.
Tappa 8: Diga di Orbetello. Sulla diga di Orbetello, la bretella che collega la città lagunare con Monte Argentario gli effetti dell’alluvione hanno aggravato una situazione giù esistente. Uno degli otto ponti che costituisce la diga, in particolare il sesto, era diventato instabile per gli effetti provocati dalla acqua salmastra come ad esempio la corrosione del cemento armato. Per questo è stato necessario intervenire pur garantendo la viabilità. La strada infatti non è mai stata chiusa: lì si viaggia a senso di marcia alternato che viene gestito con un semaforo. Anche in questo caso i lavori dovrebbero terminare tra alcune settimane. L’investimento è di 185 mila euro.
(per ingrandire cliccare sulle foto)
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