GROSSETO – Il Consiglio comunale ha votato le nuove aliquote Imu sulla casa e le attività commerciali e artigianali. «Un passaggio obbligato entro il 9 maggio – ha voluto spiegare il Vicesindaco e assessore al Bilancio, Paolo Borghi – per evitare che restino valide le vecchie aliquote nel caso il Governo non facesse seguire alle parole i fatti rispetto alla profonda riforma annunciata sull’imposta e che dovrebbe riguardare in particolare la prima casa seppure andando a stravolgere nuovamente l’assetto finanziario delle amministrazioni comunali».
Lo schema per il 2013 è il seguente:
• 0,44% sulla prima casa e per gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa soggetti passivi Ires, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari)
• 0,20% sui fabbricati rurali ad uso strumentale (quota che nel 2013 andrà per intero allo Stato e sulla quale non è più possibile intervenire);
• 0,56% sui terreni agricoli (come l’anno scorso più bassa rispetto al limite consentito)
• 0,76% (per seconde case regolarmente locate o in comodato d’uso gratuito, per gli immobili degli artigiani e, da quest’anno, con l’abbassamento a tale aliquota anche per i negozi e le botteghe inferiori ai 300 mq e, con apposito emendamento, anche per quelli dove viene svolta attività artigianale da soggetti regolarmente iscritti all’Albo);
• 0,86% per le aree edificabili e per le fattispecie residuali;
• 1,06% per immobili di istituti di credito e di assicurazioni, oltre che per seconde case sfitte;
Il Sindaco Emilio Bonifazi ha voluto sottolineare “il grande sforzo compiuto anche quest’anno dalla Giunta e, in particolare, con la riduzione dallo 0,86% allo 0,76% dell’aliquota per i piccoli negozi, anche cercando di favorire un abbassamento degli affitti” e ha proseguito parlando di “una strategia complessiva del Comune per favorire un rilancio in questa difficilissima fase economica che sta vivendo il Paese”. Il riferimento è alla delibera di Giunta che, nei giorni scorsi, ha stabilito, oltre che la riduzione dell’aliquota Imu sui piccoli commercianti anche interventi sulla Tosap. A partire dalla sospensione per tre anni nel pagamento della tassa sui ponteggi installati per ristrutturazione degli edifici nei centri storici della città e dei borghi e il suo abbassamento per chi mette tavolini all’aperto e, soprattutto, per chi organizza mercatini artigianali nel centro storico di Grosseto e in quelli delle sue frazioni, oltre che sulla via XXIV maggio di Marina.
L’assessore Borghi ha concluso ricordando quanto incassato dall’Imu l’anno scorso e quanto effettivamente rimasto nelle casse dell’Ente. I contribuenti grossetani hanno pagato nel 2012 quasi 6,4 milioni di euro per l’Imu sulla prima casa e quasi 26 milioni per quella sugli altri fabbricati. Circa 32 milioni complessivi di cui oltre 11 sono andati allo Stato. “In pratica – ha ricordato Borghi – abbiamo incassato solo 300mila euro in più rispetto a quanto ottenuto con l’Ici ma contemporaneamente subendo tagli ai trasferimenti statali pari a circa 6 milioni di euro nell’ultimo triennio, per non parlare della discrepanza tra le previsioni di incasso Imu fatte dal Governo e quelle nostre, rivelatesi corrette, ma che ha provocato un’ulteriore danno per 2 milioni di euro nel 2012”. Il Comune di Grosseto rappresenta comunque una tra le amministrazioni meno esose in Toscana, secondo i dati ufficiali del Ministero.