di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Un nuovo incremento dello sfruttamento geotermico in Toscana fa scattare la protesta delle associazioni ambientaliste. Su tutte emerge Sos Geotermia che denuncia la strategia politica a favore di un soggetto privato, l’Enel, e a discapito della salute dei cittadini. La manifestazione è in programma l’11 maggio e ha come obiettivo l’impedimento dell’ampliamento delle centrali geotermiche. L’iniziativa “Amiata Calling: giù le mani dalla nostra terra!”, prevede un’assemblea dei comitati alle 10.30, ad Arcidosso, un corteo a Bagnore, alle 14 e una manifestazione, sempre ad Arcidosso, alle 16.30, per poi dar vita ad una serie di progetti ecosostenibili a partire dalle 18.3o. «La giornata di mobilitazione nazionale ha già avuto una grande risposta sotto il profilo delle adesioni – spiega Giuliana Gentili (a sinistra nella foto) di Sos Geotermia -. Siamo stati ribattezzati i “partigiani dell’Amiata e cerchiamo di far capire che la geotermia arreca danni alla salute e abbassa la falda acquifera».
La protesta, in realtà, parte da lontano, sin da gennaio 2011 erano state portate avanti le prime denunce sui dati forniti in relazione agli studi sugli effetti della geotermia. «C’è una vergognosa manipolazione dei dati – osserva Roberto Barocci (a destra nella foto), del forum ambientalista di Grosseto -, lo abbiamo detto più volte. Studi a livello internazionale ci dicono che non è consentito mettere insieme i dati di popolazioni che subiscono trattamenti differenti, su suoli geologicamente differenti. Invece, ci vengono proposti studi che mescolano i risultati dell’Amiata con quelli di Larderello. Sull’Amiata sappiamo che c’è molto mercurio, una sostanza tossica che viene portata fuori dal vapore che libera un agente inquinante molto pericoloso per la salute dell’uomo. Non possiamo giocare sulla pelle di centinaia di morti in più».
In pratica, secondo Sos Geotermia, le conclusioni dello studio Ars/Cnr, hanno sommato e diluito i dati raccolti su popolazioni diversamente esposte agli inquinanti, in violazione delle corrette modalità di svolgimento di studi epidemiologici. Omissioni di legge a vantaggio di Enel, sempre secondo Sos Geotermia, che rovinano la vita di molti amiatini. «Stiamo ancora aspettando che ci dicano perché sull’Amiata c’è un tasso di mortalità in del 13% in più sugli uomini, rispetto ad altre aree non geotermiche. – precisa Velio Arezzini (al centro nella foto), altro esponente dell’associazione e consigliere comunale di Abbadia San Salvatore -. Qua non abbiamo industrie o traffico elevato come inquinanti. Hanno provato a spiegarcelo dicendo che siamo fumatori incalliti, o alcolizzati. Hanno persino condotto studi sulle malattie sessualmente trasmissibili. Dicono che la geotermia è fonte rinnovabile e pulita, ma il problema vero è che non è uguale per tutti i territori. Sull’Amiata, i vapori che escono portano fuori tanti veleni. Mercurio, radon, ammoniaca, acido solforico. Senza tralasciare l’abbassamento di un metro al mese del bacino di acqua». Motivi che spingeranno l’associazione Sos Geotermia alla mobilitazione di protesta con l’obiettivo di difendere il territorio e la salute dei cittadini.