di Daniele Reali
GROSSETO – In epoca di “spending review” e di tagli a tutti i livelli sapere che la provincia di Grosseto spende di più di quanto ci costa è davvero una notizia. I numeri in questo non mentono e parlano chiaro: la provincia costa 253 euro per ogni cittadino e investe sul territorio in termini di servizi, stipendi e opere pubbliche più di 330 euro pro capite.
Un meccanismo virtuoso che è stato messo in evidenza dall’assessore Federico Balocchi (nella foto) che ha presentato il bilancio consuntivo dell’ente: complessivamente la provincia ha chiuso il 2012 con un avanzo di amministrazione di 6,7 milioni a fronte di un equilibrio di oltre 81 milioni di euro.
«Dal 2010 ad oggi – ha spiegato Balocchi – abbiamo visto una drammatica riduzione delle risorse a nostra disposizione: questo ha limitato la nostra capacità di intervento e ci “ha legato la mani”. Noi abbiamo comunque cercato di rendere la nostra spesa virtuosa». In due anni i trasferimenti dello Stato sono passati da 8,5 milioni e 1,2 milioni e quelli della Regione da 8,6 a 6,1.
Tagli pesanti che sono ricaduti anche sulle scelte dell’amministrazione. «Abbiamo però salvaguardato le priorità come gli investimenti nell’edilizia scolastica (2,5 milioni) e abbiamo ridotto il debito estinguendo mutui tanto da risparmiare 1,2 milioni sul pagamento delle rate».
Sulle voci della futura riforme e abolizione delle province Balocchi ha poi voluto commentare l’insediamento del nuovo governo. «Noi come provincia accettiamo la sfida dell’efficenza e del contenimento dei costi e se l’ente sarà abolito ne prenderemo atto. L’unica cosa che chiediamo è che mentre attendiamo di sapere di morte morirà la provincia vorremmo che non si continuasse a tagliare annullando di fatto i servizi che diamo ai cittadini. Bisogna che siano garantiti almeno i servizi essenziali: la manutenzione delle strade, l’edilizia scolastica e la difesa del suolo».