di Lorenzo Falconi
GROSSETO – «L’esperienza del Polo Universitario Grossetano si potrebbe ritenere conclusa, se non ci fossero persone che rischiano di perdere il posto di lavoro». Con queste parole il presidente della Camera di Commercio Giovanni Lamioni, appena rieletto, sintetizza la preoccupante situazione del Polo Universitario. Una preoccupazione che investe soprattutto i dipendenti, già provati nei mesi scorsi da una ristrutturazione aziendale che ha portato alla cancellazione di due corsi di laurea, uno a Orbetello e uno a Follonica. La conseguenza ha prodotto la cassa integrazione in deroga a zero ore per 9 dipendenti e la riduzione di orario per altri 15. «La scelta è delicata – precisa Lamioni -, ma vanno seguiti due ragionamenti importanti. In primis la salvaguardia dei posti di lavoro e in seconda battuta occorre precisare che perdere definitivamente l’università, potrebbe significare chiudere una porta per non riaprirla più».
In pratica i contributi per il 2013 vanno verso una ulteriore riduzione da parte di Camera di Commercio, Comune e Provincia di Grosseto, a cui si aggiunge il mancato finanziamento della Fondazione Monte dei Paschi. «Il quadro va ridisegnato – osserva Lamioni – perché in passato il Polo Universitario viveva con i numeri della Fondazione, dando per scontato un contributo che in realtà non può essere considerato tale. Oltretutto il finanziamento doveva essere considerato un valore in più, non una base da cui partire. In ogni caso da parte nostra continua ad esserci trasparenza, abbiamo ridotto l’impegno, ma non ci siamo tirati indietro. Ora occorre dare delle risposte ai dipendenti, garantire i posti di lavoro e da lì ripartire, fermo restando che emerge il concetto di sopravvivenza. Sul poco si costruisce, sul nulla no»