di Daniele Reali
FOLLONICA – Sorgerà sul lungomare del Florida una delle nuove aree che cambierà la città di Follonica. I lavori sono iniziati già da una mese e dopo l’opera di demolizione del vecchio fabbricato, la storica balera del Golfo, ha preso il via la seconda fase dell’intervento. Il progetto prevede la costruzione di nuovi volumi che accoglieranno 63 garage provati e 13 fondi commerciali, con una nuova terrazza sul mare di Follonica.
Il nuovo edificio sarà su due piani: i garage saranno realizzati nel piano seminterrato, a livello di via Italia invece ci saranno negozi e pizzerie, mentre al piano elevato la terrazza con bar e ristoranti. Sarò un nuovo spazio che la città riconquista dopo anni di abbandono. Il progetto è stato affidato alla società Arcobaleno.
«Stiamo rispettando la tabella di marcia – spiega Roberta Pastorelli (nella foto), amministratore unico della Arcobaleno srl – ed entro il mese di maggio completeremo gli interventi che riguardano il lato che dà su viale Italia in modo da liberare il lungomare per la stagione estiva. Per l’inizio del 2014 invece dovremmo completare tutto il progetto».
In questi giorni è giunta da Reggio Emilia un macchinario specifico per la sistemazione, a 3 metri e mezzo sotto il livello stradale, delle palancole che serviranno a isolare il cantiere dall’acqua e a renderlo più sicuro. Tra qualche giorno poi arriveranno a Follonica da Massa Carrara gli “well point”, che serviranno a mantenere asciutto il cantiere in caso di infiltrazioni di acqua.
Un’opera quella che ridisegna l’area del Florida che ha sfidato anche la crisi. «Abbiamo già venduto – ci dice Roberta Pastorelli – tutti gli spazi che realizzeremo, sia i garage che i fondi. Nonostante la crisi infatti il mercato degli immobili di pregio e fronte mare non conosce flessioni».
Unico problema che è stato segnalato dai costruttori sono gli atti vandalici che vengono compiuti nel cantiere. Spesso, raccontano, capita che durante la notte qualcuno si diverta a staccare i cartelli del cantiere per poi gettarli dappertutto e succede anche che appena gli operai smettono di lavorare, qualche curioso scavalca le recinzioni per scattare le foto.
(cliccare sulle foto per ingrandire)
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