FIRENZE – La Regione darà un contributo anche alle aziende che, al termine del tirocinio, assumono i giovani con un contratto a tempo determinato, per un periodo non inferiore ai due anni. La novità, che va ad aggiungersi a quanto previsto dalla legge regionale che ha reso obbligatorio il rimborso dei tirocini riportandoli alla loro funzione formativa, è stata decisa con una delibera proposta dall’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini e approvata nell’ultima seduta della giunta regionale.
“Questa decisione – spiega l’assessore Simoncini – rappresenta una ulteriore messa a punto di uno strumento che, nato nell’ambito del progetto Giovanisì, si sta rivelando particolarmente efficace nell’offrire ai giovani toscani un’opportunità per formarsi e avvicinarsi al mondo del lavoro. La nostra legge, che è stata un’apripista a livello nazionale, ha reso obbligatorio per l’azienda il rimborso di almeno 500 euro mensili lordi per l’attivazione di un tirocinio. Nel caso in cui il tirocinante abbia un’età compresa tra i 18 e i 30 anni la Regione Toscana cofinanzia il tirocinio per 300 euro. Dal giugno 2011 i tirocini attivati sono 4722, di cui circa 3000 da quando è entrata in vigore la legge regionale, cioè dall’aprile 2012”.
In particolare il provvedimento licenziato dalla giunta prevede che, per le assunzioni effettuate a partire dal 14 febbraio 2013, le aziende o gli altri soggetti ospitanti possano chiedere un contributo come incentivo all’assunzione, a tempo determinato, che abbiano concluso il tirocinio. La durata dell’assunzione non potrà essere inferiore a due anni. Il contributo previsto è di 4000 euro per tirocinanti fra i 18 e i 30 anni e 5000 per l’assunzione di persone svantaggiate. In caso di assunzioni part time, il contributo sarà pari alla metà.
“E’ un passaggio importante, richiesto dal Consiglio Regionale in sede di approvazione del PIGI (Piano generale integrato istruzione lavoro e formazione) – osserva Simoncini – che va ad aggiungersi a quanto la legge ha previsto fin dall’inizio per le assunzioni a tempo indeterminato, per cui sono previsti contributi di 8 mila che arrivano a 10 mila in caso di soggetto svantaggiato o disabile. Va ricordato poi il recente avvio, sempre previsto dalla legge, delle disposizioni per praticantati e tirocini curricolari. Partiti da meno di un mese, questi tirocini hanno già registrato circa 200 richieste di attivazione. E’ un modo per ribadire la finalità formativa del tirocinio, che può così diventare una delle principali modalità di accesso al lavoro per i giovani dai 18 ai 30 anni”.
Ma il ventaglio delle opportunità non si esaurisce qui. “Il primo febbraio – prosegue l’assessore – è stato pubblicato il nuovo bando per gli incentivi all’occupazione, che abbiamo finanziato con 13 milioni di euro per il 2013 e prevede anche in questo caso una serie di misure pensate proprio per i giovani, che come noto sono le principali vittime dell’attuale crisi. Si tratta di contributi per favorire assunzioni o riassunzioni di disoccupati, giovani donne, neolaureati, dottori di ricerca, lavoratori provenienti dalle liste di mobilità, stabilizzazione di contratti a tempo determinato. La principale novità di questo provvedimento consiste nella “dote”, un pacchetto integrato a favore dei lavoratori licenziati o in mobilità, che coniuga il tradizionale meccanismo degli incentivi a interventi sulla leva fiscale e comprende anche la formazione”.