GROSSETO – «Il problema dei conti economici della San Lorenzo Sevizi non derivano dagli stipendi dei 18 operai addetti ai servizi cimiteriali, a fronte delle retribuzioni dei tre dirigenti.» è l’opinione della Cgil, che attraverso la segretaria Funzione pubblica Monica Pagni speiga: «Abbiamo chiesto al sindaco Bonifazi un incontro per discutere del futuro dei dipendenti delle società partecipate dal Comune di Grosseto, sentendoci rispondere che questo sarebbe stato inutile in assenza di un orientamento preciso dell’Amministrazione.»
«Nella sacrosanta riduzione dei costi di gestione – continua Pagni -, non tutte le voci di spesa possono essere messe sullo stesso piano. I dipendenti della San Lorenzo Servizi, che svolgono un tipo di lavoro particolare e delicato, infatti, hanno già subito una decurtazione dello stipendio in conseguenza della spending review, a fronte di una spesa decisamente poco giustificabile per i tre attuali dirigenti in pianta organica. A questo proposito, basta fare il confronto con quel che avviene al Coseca, dove, con più di 300 dipendenti, non esistono dirigenti ma solo quadri.»