di Daniele Reali
GROSSETO – La Maremma rimane di centrosinistra, ma il dato che balza più agli occhi in questa tornata elettorale, almeno per quanto riguarda i dati parziali (Senato quasi definitivo con 264 su 278 e Camera già avanti con 202 sezioni su 278) è il roboante risultato conquistato dal Movimento 5 Stelle. In provincia di Grosseto i “grillini” sfondano il muro del 27% alla Camera e arrivano sopra al 26% al Senato.
Il Partito Democratico resta comunque il primo partito con il 31,9% (alla Camera e con il 33,43% al Senato) e con gli alleati di centrosinistra si ferma sotto il 36% (Camera e con il 37,2% al Senato). Perde voti quindi rispetto alle politiche del 2008 quando il partito guidato da Veltroni toccò e superò in Maremma il 40% dei consensi.
Ma a perdere punti percentuali nella nostra provincia è stato sopratutto il centrodestra con il Popolo della Libertà in testa: alla Camera nel 2008 conquistò più del 37% dei voti, mentre oggi il partito del presidente Berlusconi ha registrato un risultato poco sopra il 20% (Camera).
In linea con la tendenza nazionale non sfonda il progetto politico di Mario Monti: il polo centrista con la Scelta Civica, l’Udc e Fli non va oltre il 7,56% e anche a livello regionale non ottiene grande successo.
Male, anzi malissimo la Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia che non va oltre un misero 2,32%. Poco più che una testimonianza nella scheda tutto il resto dei partecipanti che ottengono consensi da “zerovirgola”.
Un’elezione quindi che anche in Maremma ci regala un nuovo quadro dalle tinte meno rosse di un tempo e con tante sfumature in più sopratutto per la new entry che è rappresentata dagli attivisti e dai candidati del Movimento 5 Stelle.