di Rita Martini
GROSSETO – La vicenda che ha coinvolto e travolto Oscar Pistorius ha creato rammarico e sconcerto in tutti coloro che lo hanno conosciuto e lo hanno sempre considerato “un ragazzo d’oro”, un ragazzo che non si era arreso agli ostacoli fisici che la vita lo aveva costretto ad affrontare. La storia di Oscar Pistorius è legata alla Maremma e a Grosseto, a quello stadio Zecchini che lo ha sempre accolto come un campione eccezionale, un esempio per tutti di coraggio e determinazione ben espressi dalla vicenda personale di Oscar.
La sua splendida parabola umana e sportiva lo aveva portato nel 2012 a essere il primo atleta paraolimpico a prendere parte alle Olimpiadi accanto agli atleti normodotati e tutta la Maremma aveva fatto il tifo per lui, il campione che non si arrendeva mai. Proprio per tutto questo il dramma di San Valentino che lo ha visto protagonista ci colpisce tanto. Per questo fanno male quelle immagini che le tv di tutto il mondo ci hanno mostrato facendoci vedere il campione come un qualunque ragazzo di 26 anni che nasconde il viso con il cappuccio della felpa per non farsi riconoscere e che viene portato via dai militari sudafricani. Quell’immagine è ben diversa dall’atleta fiero e sicuro di sé che mostrava se stesso, la sua disabilità e la sua voglia di andare avanti, quell’immagine che ci commuoveva e nello stesso tempo riempiva di orgoglio ogni maremmano e ogni amante dello sport tutte le volte che veniva inquadrato alle ultime Olimpiadi.
La dinamica della tragedia di San Valentino è ancora tutta da chiarire. Le ultime agenzie cambiamo la versione delle prime ore: Pistorius avrebbe sparato per uccidere la sua fidanzata e non perché credeva fosse un ladro.
Inutile andare avanti con le supposizioni. Non è certo il nostro compito. A noi,che diamo voce alla gente maremmana, resta l’amarezza e il rammarico – come ha detto il presidente della Fidal Alfio Giomi – che un campione di coraggio, di vita, di determinazione, esempio della voglia di affermare se stessi oltre i limiti della propria disabilità, oggi abbia incontrato un ostacolo così immenso da restarne schiacciato.