GROSSETO – 7.708 accertamenti per la tutela ambientale, forestale, per la sicurezza agro-alimentare, per il contrasto all’abusivismo edilizio e della difesa del paesaggio. È il bilancio dell’attività nell’anno appena trascorso, del Corpo Forestale che ha garantito controlli contro gli incendi boschivi, sul ciclo dei rifiuti, degli scarichi industriali, e del prelievo idrico in agricoltura. I controlli hanno riguardato anche l’esercizio della caccia, della pesca, e della raccolta di funghi e tartufi, ma anche la lotta al maltrattamento degli animali.
556 le sanzioni amministrative per un totale di quasi 224 mila euro. 124 i reati ambientali, 40 le indagini portate a compimento per conto della Procura di Grosseto. 164 poi gli interventi, assieme alle altre forze di polizia, per il mantenimento dell’ordine pubblico e la sicurezza.
Ma l’obiettivo principale del comando provinciale della Forestale è stato soprattutto la prevenzione dei reati ambientali a tutela del pregio naturalistico e paesaggistico della Maremma, con continui pattugliamenti del territorio. E poi l’impegno nelle molte emergenze che si sono succedute in Provincia con i 152 interventi di Protezione civile: dal naufragio della Concordia, all’emergenza neve, alla devastante stagione degli incendi e della siccità, fino all’alluvione di Albinia (nella foto sopra un intervento).
Sul fronte degli incendi: 80 i roghi boschivi rilevati, il 26% dei quali di origine volontaria e il 44% derivanti da cause involontarie. 339 gli ettari di bosco andati complessivamente in fumo nel 2012. «Più della metà degli incendi – si legge nella nota del Comandante provinciale Alessandro Baglioni – prende origine da comportamenti sbagliati, come il getto di mozziconi dai finestrini delle auto o gli abbruciamenti di residui vegetali.»
Importante anche l’attività nell’ambito delle aree protette: «Nel territorio provinciale – si legge ancora nella nota – il Corpo forestale dello Stato gestisce e tutela, tramite l’Ufficio per la Biodiversità di Follonica, le riserve naturali dello Stato, che sono le più pregiate aree naturalistiche del nostro paese, come Duna Feniglia, Poggio Tre Cancelli, Poggio Spedaletto, Belagaio, Tomboli di Follonica e Scarlino, l’Isola di Montecristo e Marsiliana, da dove provengono i cavalli di razza maremmana che, a livello nazionale, riforniscono tutta la Forestale e le altre forze di polizia. Il Corpo forestale dello Stato garantisce inoltre un controllo capillare e continuo del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, tramite l’Ufficio di Coordinamento Territoriale per l’Ambiente che ha sede a Portoferraio ed ha giurisdizione, nel grossetano, sulle isole del Giglio e Giannutri.»