Presenti ai funerali di Mario Matteini i rappresentanti di tutte le istituzioni locali e del mondo sportivo della Maremma
di Daniele Reali
Bagno di Gavorrano – Un lungo applauso dalla tribuna per salutare per l’ultima volta il presidente. Nel giorno dei funerali di Mario Matteini una folla commossa si è ritrovata allo stadio Malservisi per stare vicino alla famiglia del presidente, partecipare al dolore per la sua scomparsa e dimostrare il grande affetto, la stima e l’amicizia che legavano la comunità di Gavorrano a Mario. Per un giorno il presidente è tornato nel suo stadio circondato dai suoi giocatori e della sua gente.
«Mario avrebbe voluto vedere lo stadio così pieno per un’altra occasione — ha detto Filippo Vetrini, direttore generale del Gavorrano — ma tutta questa gente è l’immagine migliore per descrivere ciò che è stato Matteini. Daniela e Michela (la moglie e la figlia del presidente, ndr) devono esserne orgogliose. Non potevamo non portarlo qui, visto che per il Malservisi aveva lottato tanto. Negli ultimi tempi, scherzando, parlava del suo funerale e si augurava tanta gente. Eccola. Grazie, presidente».
Insieme a tanta gente comune, a tanti gavorranesi – ai funerali hanno preso parte più di duemila persone – hanno partecipato alle esequie anche i rappresentanti di tutte le istituzioni della provincia: il prefetto Giuseppe Linardi, il questore Michele Laratta, il presidente del consiglio provinciale Sergio Martini, il commissario straordinario Vincenza Filippi, il vicesindaco di Grosseto Paolo Borghi.
Presenti insieme alla prima squadra del Gavorrano i rappresentanti delle giovanili rossoblù, i dirigenti e lo staff della società con il vicepresidente Luigi Mansi e le delegazioni del’Unione Sportiva Grosseto, della Lega Calcio e dell’Associazione dei Bersaglieri.
Dallo stadio il feretro è stato trasportato fino alla chiesa di San Giuseppe Artigiano. A celebrare il rito funebre don Giuseppe Benedetti, parroco di Bagno. “Per Mario inizia oggi un cammino nuovo – ha detto don Giuseppe durante l’omelia –. Mario lascia un vuoto nella sua famiglia, nel mondo dello sport e della sua seconda famiglia, il Gavorrano, e nel paese. Quello che faceva e diceva lo faceva perché lo sentiva con il cuore. L’esperienza con il Gavorrano, nel mondo del calcio, lo ha plasmato; per lui era come una vocazione”.
Durante la funzione religiosa tanti i momenti toccanti: commoventi le parole di Iacopo Galbiati, uno dei giocatori più legati al presidente, così come quelle del vescovo di Grosseto, monsignor Franco Agostinelli. La sua lettera, scritta alla moglie e alla figlia di Mario, è stata letta durante la messa. Dopo la funzione religiosa poi il corteo funebre ha raggiunto il cimitero di Bagno dove la salma è stata tumulata.