MASSA MARITTIMA – Si allarga la discussione sulle concessioni di suolo pubblico agli esercenti massetani. Dopo le critiche del candidato sindaco Paolo Mazzocco, ora arriva la risposta di Irene Marconi, candidata a sindaco, e di Grazia Gucci, candidata consigliera nella lista della coalizione ‘È già domani – Irene Marconi sindaco’.
“Mi corre l’obbligo di fornire alcune precisazioni volte a fare chiarezza su una questione che si presta facilmente a fraintendimenti – afferma Grazia Gucci -. Il Comune di Massa Marittima ha un apposito regolamento che disciplina il canone di concessione di tali spazi e che contiene anche procedure che semplificano notevolmente le modalità di acquisizione dei pareri di competenza, assegnando alla locale della Commissione Paesaggistica quello che era il parere della Soprintendenza, che richiedeva procedure più lunghe e complesse. Nel periodo post pandemico sono state attivate tutte le facoltà concesse dalla normativa nazionale per aumentare le superfici ritenute occupabili così come richieste dai vari esercenti rilasciando ben quattordici nuove concessioni di ampliamento straordinarie. Inoltre, se non gravate da particolari motivi ostativi, sono stati trasformate in permanenti ben undici di tali concessioni e rilasciate otto nuove concessioni. In totale, pertanto, il bilancio relativo è di ben diciannove nuove concessioni permanenti rilasciate. Appare ovvio come Mazzocco, animato dall’enfasi elettorale, cavalchi con superficialità ed approssimazione temi importanti quali le agevolazioni tariffarie del relativo canone”.
“Basterebbe, infatti, che lo stesso leggesse con attenzione il regolamento che nel suo articolato già disciplina con assoluta precisione l’applicazione delle tariffe in relazione ad una zonizzazione che tiene indebita considerazione la lontananza dal centro storico, zona di maggiore afflusso turistico, rispetto alle aree periferiche – prosegue Gucci -. Ovviamente, per concludere, corre l’obbligo di evidenziare che questa Amministrazione non è stata inerte di fronte alle legittime richieste della categoria ed ha, di fatto, già concesso quanto era nelle sue possibilità concedere in quanto problemi di viabilità, di sicurezza stradale, di emergenza sanitaria e di transitabilità pedonale sono risultati ostativi ad ulteriori indiscriminati ampliamenti così come facilmente e superficialmente ipotizzati nell’intervento”.
“Mi permetto di aggiungere – commenta Irene Marconi – che prima di parlare per slogan facendo della facile demagogia, bisogna approfondire le questioni, magari andando ad informarsi con gli uffici, leggendo i regolamenti e consultando le carte; tali regolamenti infatti sono elaborati per garantire a tutti pari opportunità e la condizione di equità nell’occupazione del suolo pubblico”.