ORBETELLO – Da marzo l’amministrazione comunale di Orbetello ha provveduto all’installazione di tre dissuasori acustici, di cui uno posizionato in piazza Cortesini, per cercare di limitare al massimo l’attività di nidificazione della garzaia urbana e ne ha aggiunto un quarto nei giorni scorsi.
«Già a partire dal periodo della pandemia – spiega l’assessore all’ambiente del Comune di Orbetello, Luca Minucci – il centro abitato di Orbetello era stato interessato da questo fenomeno inusuale, cioè la nidificazione della garzetta, o pennino secondo il linguaggio comune, nei parchi limitrofi al centro storico della cittadina lagunare e poi nei giardini chiusi. Lo scorso anno il fenomeno si è esteso fino nel cuore del centro abitato, in piazza Cortesini, creando numerosi disagi ai cittadini. Da tempo abbiamo preso in carico la questione, prima attraverso un attento monitoraggio e poi chiedendo aiuto a tutte le autorità competenti per capire come possiamo evitare che questa attività si trasformi nuovamente in un fenomeno che crea disagio a cittadini, turisti e a quanti possiedono attività commerciali negli immediati dintorni, ma l’unicità della situazione ha reso difficile individuare soluzioni rapide e definitive».
«Lo scorso anno – aggiunge Minucci – il fenomeno ha raggiunto un picco eccezionale, purtroppo le lunghe procedure ci hanno reso impossibile installare i dissuasori per tempo e abbiamo dovuto tamponare con un ciclo continuo di pulizie che ha rappresentato un investimento importante in termini di risorse. Quest’anno siamo nei tempi, ma ricordiamo a tutti che l’utilizzo dei dissuasori acustici è un esperimento e come tale purtroppo non abbiamo la certezza della riuscita».
A certificare l’unicità del fenomeno è anche L’Ispra, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, l’unico ente che ha anche suggerito al Comune di Orbetello un percorso sperimentale: «A seconda delle specie e delle situazioni – si legge in uno dei passaggi della nota che che Ispra ha inviato all’Ente lagunare – la presenza di uccelli selvatici può rappresentare un elemento positivo, generalmente ben visto da cittadini e amministrazioni (es. falco pellegrino), oppure passare pressoché inosservato o infine diventare via via un elemento di disturbo e la causa di problemi e crescenti conflitti (es. storno, tortora dal collare, colombaccio, gabbiano reale, varie specie alloctone). La gestione efficace e sostenibile di queste problematiche rappresenta una sfida significativa per le amministrazioni cittadine poiché esula dalle tradizionali procedure operative e richiede nuove attitudini e competenze».
«Abbiamo accettato di buon grado ogni suggerimento – sottolinea l’assessore – e tra i suggerimenti di Ispra per un rimedio incruento e rispettoso delle normative vigenti c’è, appunto, l’installazione di dissuasori acustci: in marzo sono stati installati i primi tre e durante i primi giorni di aprile ne è stato aggiunto un quarto. Uno si trova in piazza Cortesini, uno all’interno dei giardini chiusi e due sono nel parco delle Crociere, mentre il parco dell’ex Idroscalo è stato individuato quale area da lasciare a disposizione degli ardeidi al fine di ridurne la presenza nelle aree maggiormente frequentate dalla popolazione e, al contempo, favorirne lo spostamento in un luogo di fatto frequentato tutto l’anno dai volatili in quanto utilizzato da diverso tempo anche come dormitorio invernale».
«Proseguiremo – conclude Minucci – la nostra azione per cercare di limitare al massimo un fenomeno che siamo coscienti reca non pochi disagi, ma siamo appunto nell’ambito della sperimentazione e, in quanto tale, dobbiamo monitorarne l’efficacia e continuare a confrontarci costantemente con gli Enti preposti».