FOLLONICA – “È ormai cosa nota che il Comune di Follonica insieme al Coeso hanno deciso di realizzare un polo sociale all’interno del Centro commerciale del quartiere 167 ovest, nei locali ex Conad.
In questo progetto, tra le varie attività presenti, ma non esplicitate pubblicamente dai proponenti, troveranno sede sia il centro di accoglienza per gli immigrati sia il centro di recupero per varie tipologie di dipendenze: droga, ludopatie e quant’altro”. A dichiararlo è la candidata a sindaco della lista Prima Follonica Eleonora Goti.
“Servizi che assolutamente vanno erogati, ma il ‘dove’ erogarli è altrettanto importante – prosegue -. Riteniamo che la 167 Ovest non sia il luogo idoneo per ospitare centri per l’immigrazione o di recupero da tossicodipendenze. Su questo punto ci batteremo con forza e convinzione. Il sindaco ha più volte affermato che, con questo progetto, si ‘rivitalizzerebbe’ il Centro Commerciale, andando così incontro alle esigenze degli esercizi commerciali presenti che, dopo la chiusura del supermercato, si sono trovati in grosse difficoltà”.
“I cittadini non sono stupidi – afferma Goti – e chi lavora lo capisce perfettamente che un polo sociale, con quelle finalità, non potrà mai dare nuovo impulso alle poche attività commerciali che stanno cercando di sopravvivere. La realtà sarà, invece, un aumento delle problematiche legate anche alla sicurezza ed al degrado del quartiere, costringendo i pochi negozi ancora aperti ad una rapida chiusura.
Il progetto che l’amministrazione vuole portare avanti stupisce ancora di più se si pensa ai tanti discorsi sulla rigenerazione urbana che il Comune promuove ad ogni occasione. Come è possibile che la 167 ovest, uno dei quartieri più popolosi di Follonica, non sia minimamente considerata come periferia da rigenerare, ma da lasciare morire in uno stato di abbandono, degrado e isolamento, lasciando i propri cittadini intrappolati in un quartiere sempre più dormitorio e privo di attività?”.
“Le soluzioni che incentivino la presenza di attività commerciali all’interno del centro stesso, le uniche che possano ridare vivacità al quartiere e sostegno ai cittadini che qui risiedono, ci sono, basta saper ascoltare – conclude Goti -. Ragionare per massimi sistemi piace a tutti, pensare alla realtà, invece, sembra qualcosa di distante dalle logiche del centrosinistra, sempre troppo impegnata a pensare e ripensare il centro cittadino, abbandonando di fatto gli altri quartieri, salvo poi ricordarsene, in extremis, ad ogni tornata elettorale. In questo caso, era meglio se continuava ad ignorare la 167 Ovest, visto il progetto proposto per la “rigenerazione””.