ORBETELLO – Sette tentativi di truffa in due ore: è quanto i Carabinieri della Compagnia di Orbetello hanno rilevato nel corso della mattinata di ieri, quando a partire dalle 11 circa del mattino, diversi residenti della città lagunare hanno contattato tramite il servizio 112 i Carabinieri di Orbetello, segnalando loro di essere stati vittima di raggiro, per fortuna non andato a buon fine.
Il cliché utilizzato dai truffatori è stato lo stesso in tutti i casi: una voce, presentatasi al telefono come maresciallo dei Carabinieri, informava la potenziale vittima che il figlio, o il nipote, era stato coinvolto in un incidente stradale in cui aveva causato feriti gravi (in un caso addirittura un morto), e per questo in quel momento si trovava in caserma, sottoposto a fermo.
Su questa premessa, partiva la richiesta di “cauzione”: soldi contanti essenzialmente, opzionabili anche gli oggetti preziosi, laddove non fosse stata disponibile in casa la cifra richiesta. Tutte somme importanti, diverse migliaia di euro, quelle che secondo il raggiro sarebbero servite a scagionare il familiare. Ebbene, in tutti questi casi, le persone contattate non hanno abboccato, e chiusa immediatamente la telefonata con il “centralinista”, non hanno perso tempo e hanno avvisato i Carabinieri, passando per il Numero Unico delle emergenze “112”.
I militari, quelli veri, si sono subito attivati, verificando se intorno alle abitazioni contattate, vi fossero persone o mezzi sospetti. Probabilmente, la pronta reazione dei cittadini ha fatto cambiare idea ai malviventi, che verosimilmente, visti i continui tentativi andati a monte, avranno deciso di desistere. Il tutto, infatti, si è consumato in meno di due ore.
La reazione dei residenti è forse dovuta anche ai molti incontri fatti dall’arma proprio per mettere in guardia contro questo tipo di truffe. In caso si venga contattati è sempre bene chiamare il 112 e riferire il tutto.