MASSA MARITTIMA – È stato affrontato con il giurista Luca Gori il tema della riforma del terzo settore e della coprogettazione tra pubblico e privato in questa nuova tappa del percorso “Verso Massa 2025” che si è svolta sabato 2 marzo al Palazzo dell’Abbondanza di Massa Marittima. Andrea Brogioni direttore del Far Maremma, in collegamento ha parlato dei progetti di rigenerazione delle comunità; mentre gli ingegneri Duccio Lusini e Filippo Pugi hanno illustrato il progetto di partnership tra pubblico e privato sperimentato sul territorio con Ghirlanda e via dei Chiassarelli.
“Questo incontro è forse quello che più incarna lo spirito del progetto ‘Verso Massa 2025’ – ha affermato il sindaco Marcello Giuntini – che è quello di mettere a confronto esperienze diverse, locali ed esterne, attraverso un percorso che non vuole essere solo dell’amministrazione comunale ma di tutta la città. Verso Massa 2025 è partita dallo studio curato dalla Scuola Sant’Anna di Pisa e concluderemo con la presentazione del nuovo studio del Sant’Anna sulle frazioni: quello di oggi è il terzultimo appuntamento poiché ad aprile ne faremo un altro sui temi ambientali e sulle comunità energetiche prima dell’incontro conclusivo sulle frazioni e sulla rigenerazione urbana. L’obiettivo di coinvolgere in questo ‘viaggio’ il tessuto più vivo della comunità, per disegnare insieme – ente pubblico e privati – un futuro dinamico per il nostro territorio è stato ampiamente soddisfatto durante i diversi incontri. La partecipazione dei rappresentanti delle associazioni locali, i numeri e la qualità degli interventi che si sono succeduti nella forma della call ci riempiono di soddisfazione perché sono la dimostrazione che il progetto è riuscito a sollecitare una risposta da parte della comunità”.
I numeri del terzo settore in Italia sono stati illustrati da Luca Gori ricercatore di Diritto Costituzionale dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica e Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa: “Il terzo settore è un comparto importante che in Italia coinvolge 300mila realtà diverse, con 1 milione di addetti e circa 5 milioni di volontari – ha spiegato Luca Gori -. La riforma del terzo settore, dal 2017 se da un lato ha previsto per le associazioni tutta una serie di obblighi, dall’altro ha stimolato una trasformazione delle amministrazioni locali epocale, che non ha precedenti nella storia del nostro Paese, individuando procedure che consentono agli enti del terzo settore di essere riconosciuti come partner della pubblica amministrazione nella creazione di politiche pubbliche efficaci”.
La riforma del terzo settore richiede ai territori la capacità di portare avanti una progettazione che non sia calata dall’alto, che non nasca dall’idea di un bravo sindaco o di un bravo tecnico comunale, ma che parta delle associazioni, o dalla proposta di una cooperativa o di un gruppo di cittadini o da un team di imprenditori e progettisti che decidono di investire. “Il Comune di Massa Marittima ha molto a cuore la coprogettazione – ha sottolineato l’assessore comunale Irene Marconi – e in questi anni ci siamo misurati con le sfide aperte dalla riforma, abbiamo cominciato a partecipare ai bandi riuscendo a portare avanti sul territorio esperienze concrete di coprogettazione che stanno dando dei risultati e che possono aprire interessanti prospettive di sviluppo per il futuro”.