MASSA MARITTIMA – È proprio nel cuore di Cittavecchia, a pochi passi dalla Cattedrale di San Cerbone e dal Palazzo Comunale di Massa Marittima, che durante le opere di riqualificazione dell’illuminazione pubblica di piazza Garibaldi, in seguito alla rimozione delle pietre del pavimento per la posa delle tubazioni, è emerso un lacerto della originaria pavimentazione di impianto medievale.
“Si tratta di laterizi posti di taglio con andamenti diversi a creare dei riquadri delimitati da bande oblique, del tutto analoghi ad alcuni frammenti emersi negli scavi del 2015 in prossimità delle mura urbane, nel Giardino di Norma Parenti – commenta il dottor Fichera della Piacenti spa, ditta incaricata della sorveglianza archeologica -. A fronte dell’analogia, la datazione potrebbe essere attribuita ad un orizzonte di metà XIV secolo, corrispondente ad uno dei momenti di maggior importanza del centro massetano”.
“Il rinvenimento effettuato nel corso dello scavo conferma l’importanza delle ricerche che stiamo svolgendo ormai da anni su Massa Marittima – ha commentato il sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini –. Il tratto di pavimentazione riemerso offre nuovi spunti di riflessione sull’utilizzo dei materiali da costruzione nella Massa Marittima trecentesca. L’amministrazione comunale segue con molta attenzione la ricerca scientifica sull’archeologia medioevale nel centro urbano di Massa Marittima, che, grazie alla proficua collaborazione con gli studiosi e la Soprintendenza di Siena Arezzo e Grosseto, ha consentito di effettuare importanti scoperte nell’area del giardino di Norma, presso il complesso delle Clarisse, nell’abitato di Cittanova e oggi nella piazza Garibaldi. I lavori effettuati nel centro storico costituiscono sempre una grande opportunità di approfondimento sulla storia della nostra città. I mezzi di comunicazione contemporanei potranno essere utilizzati per arricchire di ulteriore documentazione il museo archeologico che si affaccia proprio sulla piazza Garibaldi. Per questo il gruppo scientifico ha già allo studio le modalità più corrette ed attuali per restituire alla collettività le nuove conoscenze acquisite”.
“La Soprintendenza – ha commentato il dottor Enrico Maria Giuffrè, funzionario archeologo presso la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena Grosseto e Arezzo – monitora costantemente, nell’ambito delle sue specifiche competenze di tutela, tutti gli scavi in corso nel centro storico di Massa Marittima. Proprio il ritrovamento di questo lacerto di pavimentazione in laterizi in Piazza Garibaldi è infatti la dimostrazione di quanto le attività di assistenza archeologica prescritte siano fondamentali per l’immediato intervento a tutela dei ritrovamenti archeologici. In tal senso il costante aggiornamento sull’andamento dei lavori tra Comune, archeologo sul campo e Soprintendenza ha permesso di attivare immediatamente tutte le procedure necessarie alla documentazione e conservazione dei resti sepolti e di iniziare fin da subito a ragionare su una progettazione volta anche alla migliore valorizzazione e restituzione al pubblico delle scoperte.”
A seguito del ritrovamento i lavori sono stati sospesi e gli addetti alla sorveglianza archeologica hanno eseguito le verifiche e gli accertamenti opportuni. Gli interventi sono stati quindi adeguati all’esigenza di salvaguardare l’integrità della pavimentazione ritrovata. La soluzione prospettata dal gruppo di progetto prevede la variazione della disposizione delle linee di alimentazione per contenere l’altezza della stratigrafia e far sì che l’impianto possa essere posizionato senza dover interferire con gli elementi in cotto della pavimentazione rinvenuta.