di Barbara Farnetani
ROSELLE – Si erano armati di due metal detector e zappette da scavo, ed erano andati a cercare oggetti antichi e preziosi là dove erano certi di trovarli, nel parco archeologico di Roselle, vicino a due tombe etrusche. Avevano scavalcato la recinzione e si erano messi “al lavoro”.
In breve tempo avevano rinvenuto monete antiche, un cucchiaio d’argento, alcuni chiodi forgiati a mano, un residuato bellico. Proprio mentre erano intenti a scavare sono stati notati dalla vigilanza dell’area archeologica che ha avvertito i Carabinieri di Batignano.
I due sono stati perquisiti e identificati. Si stratta di due giardinieri che lavorano nella zona di Marina di Grosseto, due fratelli di 48 e 45 anni residenti a Principina e originari di Latina. Il materiale rinvenuto è stato sequestrato e i due sono stati denunciati per il possesso di reperti archeologici non denunciati.
Non è la prima volta che tombaroli vengono segnalati nella zona, convinti di poter agire indisturbati. Le indagini della compagnia di Grosseto proseguono per individuare i canali di acquisto di questa merce, visto che nell’abitazione dei due non sono stati rinvenuti altri reperti.