MASSA MARITTIMA – «Purtroppo non ero io a millantare stravolgimenti organizzativi, ad allarmare ingiustificatamente i cittadini come sono stato accusato di fare dal segretario del Pd e sindaco di Monterotondo Giacomo Termine, dal sindaco Marcello Giuntini e dai vertici Asl. La situazione è esattamente questa». Così ritorna sull’argomento Ortopedia di Massa Marittima Paolo Mazzocco, in prima linea nella difesa dell’ospedale S. Andrea.
«Sono bastate poche settimane per smascherare chi veramente tentava di annebbiare la realtà che, come sempre, prima o poi si svela – prosegue -: di fatto vengono eseguiti solo piccoli interventi dove si dimette il paziente nella stessa giornata, le reperibilità cessano a metà pomeriggio e sabato e domenica tutto chiuso ad eccezione dell’ ambulatorio di sabato fino alle 14. Niente interventi di protesi o fratture che impongano ricovero. E questo secondo loro sarebbe che tutto è come prima? Per questo, prosegue Mazzocco, avevo richiesto un celere intervento a Massa Marittima della direttrice sanitaria De Luca, auspicavo un intervento diretto proprio perché le premesse erano quelle, proprio perché si andava delineando l’ ennesimo taglio al S. Andrea e perché a farne le spese sono le persone più anziane e fragili di un entroterra grossetano già falcidiato dai tagli di tutti i servizi».
«L’ annuncio di sostituire il primario che da mesi sapevamo sarebbe andato in pensione rischia di essere un flebile tentativo di rimandare a tempi incerti la responsabilità di una scelta strutturata e definitiva – conclude Mazzocco -. In questo senso il mio timore, suffragato da simili modus operandi del passato, è che gli imminenti lavori di ristrutturazione antisismica che il Sant’Andrea sta per ricevere (e che comporteranno inevitabili rimodellamenti organizzativi e riduzioni logistiche) porteranno sì ad un efficientamento della struttura, peraltro dovuta per legge, ma dentro rimarrà ben poco di quello che era il nostro ospedale».