SANTA FIORA – L’istituto comprensivo di Santa Fiora non solo non subirà il temuto accorpamento, ma verrà potenziato e tornerà ad essere pienamente autonomo.
I criteri oggettivi adottati dalla Regione Toscana, di concerto con le Province e i Comuni, per applicare sui territori i tagli alle autonomie scolastiche previsti dalla Legge di Bilancio del Governo, e dal successivo decreto attuativo del 30 giugno scorso, salvano, infatti, gli istituti comprensivi delle aree montane periferiche e ultraperiferiche, creando una condizione particolarmente fortunata per l’istituto comprensivo Mario Pratesi di Santa Fiora, Roccalbegna e Semproniano.
Di questo si è parlato lunedì 4 dicembre, nel corso della visita del presidente della Provincia di Grosseto, Francesco Limatola, accompagnato dal sindaco Federico Balocchi, all’Istituto ed alla scuola dell’infanzia di Santa Fiora, che è una delle più all’avanguardia della provincia di Grosseto: grazie ad un finanziamento europeo Pon, infatti, la scuola si è dotata di ambienti didattici particolarmente innovativi con giochi interattivi.
“L’Istituto Comprensivo Pratesi è un fiore all’occhiello della nostra montagna – commenta il sindaco Federico Balocchi – ed è la dimostrazione che anche nei piccoli centri di periferia si possono sviluppare progettualità innovative, in grado di garantire l’eccellenza del sistema d’istruzione. Abbiamo temuto che il taglio previsto dal Governo alle autonomie scolastiche potesse penalizzare questa realtà così importante, che sembrava predestinata all’accorpamento, essendo da molti anni un istituto in deroga, perché sotto al limite di studenti considerato “minimo” per il mantenimento dell’autonomia scolastica. Invece la Regione Toscana, nella definizione dei criteri per applicare i tagli sui territori, ha ritenuto strategico salvaguardare gli istituti scolastici dei comuni montani periferici, tra i quali rientra Santa Fiora. E quindi ci troviamo di fronte ad un risultato eccezionale, per il quale non solo l’istituto comprensivo non sarà accorpato ad altri, ma addirittura sarà potenziato, riconquistando l’autonomia scolastica e quindi un proprio dirigente scolastico e un proprio dirigente amministrativo titolari. Questo significa investire per davvero sulle aree interne a rischio spopolamento, potenziando l’efficienza dei servizi scolastici”.
“La Regione ha tenuto sempre aperto il dialogo con i territori per definire criteri il più possibile oggettivi – sottolinea il presidente della Provincia, Francesco Limatola – che non penalizzassero i comuni delle aree interne a rischio spopolamento, nei quali è fondamentale mantenere i servizi di cittadinanza, che sono la mobilità, la sanità e l’istruzione, secondo la strategia nazionale delle aree interne e le politiche regionali di coesione territoriale. La scuola non può essere vista come un costo da tagliare, come sta facendo questo Governo, ma rappresenta un investimento fondamentale per il presente e il futuro delle nostre comunità”.
“L’istituto comprensivo di Santa Fiora è una realtà particolare, che si estende su tre comuni, Santa Fiora, Semproniano e Roccalbegna – spiega Barbara Rosini, dirigente scolastica – molto distanti fra loro, e con una viabilità non semplice. È un istituto vivace dal punto di vista della progettazione e dell’offerta formativa. Ne sono esempi le scuole dell’infanzia di Santa Fiora, Roccalbegna e Semproniano nelle quali, grazie ad un progetto europeo, gli ambienti sono stati arredati con strumenti interattivi all’avanguardia per avvicinare i più piccoli, attraverso l’esperienza del gioco, al digitale, che senza dubbio farà parte del loro futuro. Questi strumenti sono stati acquistati non solo per il plesso di Santa Fiora ma anche per la scuola dell’infanzia di Vallerona e Semproniano. Tutte le classi della scuola primaria, inoltre, sono fornite di smart tv ed è presente anche una piccola biblioteca”.