PORTO SANTO STEFANO – Falso baccalà nei supermercati del senese e finta anguilla di Orbetello in un ristorante orientale. Il blitz della Guardia Costiera, che ha impegnato più di 120 uomini tra le province di Grosseto e Siena con il supporto di 3 mezzi navali, ha portato alla scoperta di queste frodi alimentari che venivano messe in atto all’insaputa dei clienti.
L’operazione, messa in atto dalla Capitaneria di Porto Santo Stefano e dai militari del Tenente di Vascello Monica Selene Mazzarese, si è svolta durante il periodo delle festività natalizie con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della contraffazione dei prodotti ittici più pregiati e più richiesti sulle tavole dei cenoni di questi giorni.
Così è accaduto che sui banchi di vendita di alcune catene commerciali sia stato trovato in mostra il cosidetto “Molva Molva” spacciato per il più apprezzato baccalà, oppure che un rinomato ristorante orientale sia stato sorpreso a somministrare una verosimile varietà di gronco dall’improbabile nome asiatico di “Anago Kabayaki” in luogo della celeberrima “Anguilla sfumata” di Orbetello, identica a quest’ultima per aspetto e confezionamento, ma decisamente incomparabile per gusto e genuinità.
A Porto Ercole è stato anche un pescatore di frodo che, dopo essersi impossessato illegalmente di numerosi esemplari sottraendoli probabilmente dagli allevamenti di zona, ha cercato di vendere il pesce ai ristoratori del paese.
Attività intensa anche Castiglione della Pescaia dove è stato sequestrato un notevole quantitativo di pescato sotto misura, pronto ad essere immesso sul mercato per la tradizionale frittura di paranza in violazione alle normative comunitarie sulla tutela delle specie ittiche protette.
Al termine dell’operazione, durata circa tre settimane, la Guardia Costiera di Porto Santo Stefano ha denunicagto cinque persone per frode in commercio con multe per quasi 19 mila euro. Nell’ambito dell’operazione sono stati sequestrati più di 170 chili di prodotti ittici “irregolari” soprautto per la mancata tracciabilità e per una etichettatura non corretta.