GROSSETO – Grandi gesta sportive in terra lombarda per un giovane giocatore di calcio grossetano. Gianluca Mazzi, portiere classe 2003, vent’anni appena compiuti, è arrivato 15 giorni fa a Legnano nel girone B di serie D ma sta già lasciando il segno. Nelle prime tre partite disputate da titolare ha subito un solo gol, respinto un calcio di rigore e regalato nove punti a una squadra che fino a quel momento ne aveva raccolti soltanto otto e stazionava all’ultimo posto in classifica con una difesa non proprio impenetrabile. Tre prestazioni molto buone che hanno meritatamente riacceso i riflettori su di lui.
Mazzi, figlio di Giacomo, ex portiere dell’Empoli in serie A, ex Pianese, aveva iniziato la stagione con la Sambenedettese, dopo aver vissuto da protagonista – due anni fa, appena diciottenne – un bel campionato nell’hinterland milanese con l’Arconatese. Il 30 ottobre scorso è arrivata la chiamata da Legnano, da parte di chi, Gianluca, lo conosce bene: il direttore sportivo Alessio Ferroni, anche lui grossetano. Buono da subito il feeling con il nuovo mister Gianluca Zattarin. Neppure il tempo di firmare e 24 ore dopo già in campo, da titolare, nella gara Legnano-Piacenza del 1 novembre. Manco a dirlo, vittoria per 1 a 0 dei lilla e conseguente esonero dell’allenatore emiliano, quel Massimo Maccarone che aveva giocato proprio con il padre, a Empoli. Gli strani incroci del calcio.
Tre giorni dopo altra vittoria, stavolta sul campo del Ponte San Pietro. Un 2-0 con almeno un paio di interventi da fuoriclasse. Infine, domenica scorsa, terza partita con i lilla (avversario la Castellanzese) e terzo successo: 2-1 il finale con due punti su tre ascrivibili proprio a Mazzi, che ha respinto un calcio di rigore, la specialità della casa. Già due anni fa, infatti, quando indossava la maglia numero 1 dell’Arconatese si era dimostrato quasi infallibile nel confronto con gli specialisti dagli undici metri. Insomma, guantoni che farebbero comodo anche in categorie superiori.
“Nel calcio, si sa, ci sono alti e bassi, momenti di esaltazione e di difficoltà – hanno detto gli amici di Gianluca – ma ci sembrava giusto oggi raccontare questa bella storia di un ragazzo di vent’anni, grossetano, che ha fatto tanti sacrifici, lontano da casa, esemplare nella vita privata e in allenamento, che finalmente sembra raccogliere ciò che ha seminato fin da bambino. Continueremo a seguire Gianluca Mazzi e il suo percorso sportivo, sperando che la serie D a Legnano sia soltanto il primo gradino di una carriera che ha, a nostro avviso, solide fondamenta”.