GROSSETO – Questa mattina i dipendenti dell’ispettorato del lavoro di Grosseto, che ha sede in via Belgio, hanno partecipato con i propri colleghi di tutta Italia allo sciopero nazionale di ente per richiamare l’attenzione sulle gravi carenze di personale nelle sedi provinciali.
«Carenze che mettono a rischio soprattutto l’attività di sorveglianza per la prevenzione degli incidenti sul lavoro, con quelli mortali che quest’anno sono già quasi 700 nel Paese, e il contrasto all’impiego di persone in nero. Una delegazione della funzione pubblica della Cgil e della Rsu della sede maremmana dell’ispettorato, hanno consegnato un documento al prefetto nel quale vengono riassunti tutti i problemi che stanno alla base delle difficoltà di questo importante servizio».
«Presso la sede provinciale dell’ispettorato del lavoro – spiega Salvatore Gallotta per la funzione pubblica della Cgil – operano formalmente 13 ispettori, due dei quali con competenze tecniche e gli altri con mansioni amministrative. Ma non si tratta della forza lavoro effettiva, sia perché un ispettore è in aspettativa, sia perché tre dei 13 sono neoassunti che entreranno in servizio il prossimo anno. Inoltre, c’è un continuo turnover di coloro che vengono assegnati alla sede di Grosseto e poi appena possono si trasferiscono. Gran parte del personale, inoltre, svolge altre funzioni, come le conciliazioni monocratiche o la vigilanza sui patronati, per cui di fatto il numero di ispezioni è molto basso rispetto a quel che servirebbe».
«Le ispezioni effettuate sono circa 250, ma l’obiettivo minimo è arrivare a 290. Secondo i calcoli della Cgil la pianta organica dovrebbe essere costituita da 22 ispettori, perlopiù dedicati alla vigilanza e al contrasto al lavoro nero. La carenza di personale, i livelli retributivi più bassi rispetto ad altri settori della pubblica amministrazione, malgrado un utile di bilancio dell’agenzia nazionale che supera 200 milioni, sono tutti elementi che impediscono all’ispettorato di funzionare come dovrebbe. Oltretutto in una provincia molto vasta è caratterizzata da un’alta densità di micro-attività imprenditoriali».