SCARLINO – Dal primo ottobre è richiesto l’accatastamento di camini, stufe o caldaie a prescindere dalla loro potenzialità. A prevederlo è una delibera della Giunta regionale: sono esclusi dall’obbligo i camini dismessi e quelli che rappresentano l’unica fonte di riscaldamento dell’abitazione.
In questo caso il cittadino non dovrà fare la procedura di accatastamento, ma solo una auto-dichiarazione, il cui modulo è scaricabile dal sito del Siert www.siert.regione.toscana.it.
È utile ricordare che qualora non si fosse ancora provveduto ad accatastare i propri caminetto, stufa o caldaia a biomasse dall’1 ottobre è comunque possibile farlo gratuitamente tramite la pagina web del Siert accedendo tramite Spid, Cie o Cns.
Il procedimento è informatizzato, rapido e intuitivo, non prevede alcuna spesa e non necessita di interventi di tecnici specializzati. Può essere fatto in qualsiasi momento e solleva il cittadino da ogni responsabilità nel caso in cui l’impianto dovesse essere oggetto di controlli. Per i cittadini che avessero problemi o difficoltà nella procedura informatica è possibile avvalersi del supporto della società regionale Arrr, a cui sono affidati i controlli. Per chiarire eventuali dubbi o per chi incontra difficoltà nelle procedure informatiche è attivo infatti il numero 800 151 822.
L’obbligo di accatastamento ha come primo obiettivo quello di conoscere il numero degli impianti a biomasse presenti nel nostro territorio e non ha alcun intento restrittivo nei confronti dei cittadini. Per questo motivo la disciplina sanzionatoria prevede, in caso si riscontri il mancato accatastamento dell’impianto, solo l’indicazione al cittadino di provvedere entro trenta giorni alla messa in regola.