Quando si ha un orto o un terreno agricolo, ma anche un semplice giardino, è necessario prendersene cura e provvedere all’irrigazione continua, per consentire la corretta crescita delle piante, dei fiori o del manto erboso. Per facilitare la procedura di irrigazione di orti e giardini può essere utile usare una centralina, un sistema automatico in grado di irrigare qualsiasi area esterna, impostando tempi e quantità di acqua da erogare. La centralina per l’irrigazione può essere programmata in base alle necessità di apporto di acqua delle diverse colture, vediamo insieme come fare.
Come funzionano le centraline per l’irrigazione
Per irrigare l’orto si era soliti usare un sistema di tubi in gomma collegati tra di loro che erogavano l’acqua tramite l’accensione di una valvola, che andava aperta e chiusa manualmente. Per rendere più semplice e automatica l’irrigazione dei campi sono state introdotte le centraline, dei dispositivi in grado di controllare le modalità e i tempi per l’approvvigionamento dell’acqua.
La centralina è il motore dell’impianto di irrigazione e consente l’apertura e chiusura automatica dell’elettrovalvola per l’erogazione dell’acqua. La quasi totalità delle centraline di irrigazione è digitale e presenta un display dove è possibile impostare la quantità di acqua da erogare e anche i tempi di attivazione e spegnimento.
Grazie alla centralina si possono velocizzare e automatizzare le operazioni di irrigazione, ma anche dividere i terreni di grandi dimensioni in diverse zone separate, da innaffiare in base alle esigenze delle colture. Con questo sistema di irrigazione si evitano gli sprechi di acqua, visto che si può impostare il giusto apporto di acqua.
Le centraline di ultima generazione possono presentare dei sensori di pioggia e collegarsi a una stazione meteo, così da innaffiare i terreni e i giardini solo quando è necessario.
Come programmare le centraline per l’irrigazione
Quando si acquista e si installa una centralina per l’irrigazione, l’unica operazione che deve essere effettuata riguarda la programmazione dell’apporto di acqua. La programmazione della centralina dipende dal modello acquistato, ma in generale l’interfaccia del pannello di controllo è molto semplice e intuitiva, quindi non servono grandi abilità per impostare le diverse funzioni. Sul monitor di controllo della centralina vi sono solitamente dei tasti che impostano l’attivazione e lo spegnimento dell’impianto e che possono essere programmati in base ai giorni e alle ore.
Il primo passaggio per programmare la centralina consiste nell’individuare le diverse zone dell’impianto, solitamente indicate da lettere, ad esempio la zona A può identificare il prato, mentre la B indica l’orto. Se il terreno da irrigare è di grandi dimensioni è sempre opportuno dividere l’area in zone separate, una scelta obbligata se si coltivano diverse tipologie di ortaggi e frutta.
Il secondo passaggio per la programmazione ottimale della centralina consiste nell’impostare i tempi, di conseguenza si dovrà accedere al menu delle “partenze” e inserire gli orari. Si possono impostare i giorni di irrigazione, se non è necessario un apporto giornaliero di acqua e anche gli orari. Per gli orari bisogna rilevare che l’apporto di acqua per la maggior parte degli orti e dei giardini deve essere impostato nelle prime ore del mattino e al tramonto, quando le temperature non sono troppo elevate, soprattutto in estate e in primavera. Per l’irrigazione durante l’autunno e l’inverno è sempre opportuno installare dei sensori di pioggia o collegare l’impianto alla stazione meteo, irrigando solo in assenza di precipitazioni.
Programmazione della durata dell’irrigazione
Grazie ai sistemi automatici per l’irrigazione si può anche impostare la durata, che può essere di alcuni minuti o di ore. Dopo aver programmato la partenza, i giorni e gli orari, tutti i modelli di centraline consentono di regolare la durata, che deve essere impostata in base all’apporto di acqua necessario per le diverse colture o tipologie di terreni. Ad esempio, se avete piantato delle piantine da alcuni giorni sarà necessario un apporto di acqua continuativo per almeno 20 minuti, mentre per un prato si potrà impostare anche una durata di 1-2 ore.
La durata dell’irrigazione dipende anche dalla quantità di acqua che si decide di erogare, una funzione che può sempre essere impostata dal pannello di controllo. Alcune centraline consentono di impostare la quantità di acqua in base alla stagione, tramite la selezione dal pannello di controllo, così da aumentare l’apporto di acqua nelle stagioni più calde e diminuirla in inverno e autunno.
Nonostante le centraline siano completamente automatiche, per irrigare particolari colture o per escludere alcune zone si può sempre impostare la programmazione manuale e inserire i parametri di durata, quantità e tempi dal pannello centrale del sistema.
Irrigazione di diverse zone
Per un’irrigazione ottimale è sempre opportuno installare una centralina che presenta diverse stazioni, le più comuni presentano 4 o 6 zone differenziate. Per ogni stazione di partenza si può programmare l’apporto di acqua, i giorni e gli orari, sempre dal pannello di controllo della centrale di irrigazione.
La suddivisione in zone è molto pratica e utile per evitare sprechi e per fornire alle colture il giusto apporto di acqua, inoltre si potrà velocizzare e automatizzare l’irrigazione senza dover riprogrammare continuamente l’impianto.