GROSSETO – La Fanfara del 4° Reggimento a cavallo dell’Arma dei Carabinieri, ha sfilato per le vie del centro di Grosseto in occasione della concessione della cittadinanza onoraria del comune di Grosseto all’Arma dei Carabinieri.
Il riconoscimento, avvenuto con delibera dello scorso marzo, testimonia l’impegno dei Carabinieri a tutela della legalità, per la prevenzione ed il contrasto di ogni forma di criminalità, e per il legame – che dura da oltre 200 anni – con le città italiane e le innumerevoli comunità locali, anche le più piccole, che vedono nell’Arma dei Carabinieri un chiaro punto di riferimento.
Un legame solido ed antico, quindi, anche con Grosseto, e che con questo lusinghiero riconoscimento si rinsalda ulteriormente.
CENNI SULLA FANFARA
La Fanfara a cavallo è il più antico dei Reparti musicali dell’Arma dei Carabinieri. Nasce nel 1829, anche se già nella bozza del Regolamento Generale dell’Arma dei Carabinieri, del 1814, erano inclusi i militari “trombetti” ai quali era assegnato il compito di trasmettere gli ordini a tutte le truppe in campo. Questi ordini, scanditi da pochissime note, erano suonati a cavallo.
Attualmente l’organico della Fanfara a Cavallo è di 32 musicisti più il Capo Fanfara che ne è il direttore.
Il repertorio della Fanfara a Cavallo è oggi molto vario e viene calibrato in base all’intervento.
La Fanfara a cavallo prende parte a momenti importanti della vita pubblica dello Stato, come i cambi della Guardia al Quirinale in forma solenne e la Festa della Repubblica, quando la Fanfara rende gli onori al Presidente della Repubblica , con il Reggimento Corazzieri , al termine della Rivista militare dei Fori Imperiali. Il complesso è molto richiesto in Italia ma anche all’estero.