SCANSANO – Ha atteso quasi un mese la consegna di stampelle, carrozzina e materasso antidecubito dopo che si era fratturata il femore. “Sono una donna di 68 anni residente nel Comune di Scansano. il 25 maggio scorso, in seguito a una caduta, ho riportato la frattura del femore. Dopo due giorni di degenza in ospedale sono stata dimessa, senza bisogno d’intervento chirurgico perché la frattura permetteva la guarigione con la permanenza a letto per 30 giorni”. Ma il periodo di riposo a casa è tutt’altro che facile. “Al momento dell’uscita dall’ospedale – spiega ancora la donna – mi è stato consegnato il documento con il quale richiedere gli ausili sanitari necessari per il mio percorso verso la convalescenza e la guarigione. Tra questi, mi occorrevano un letto con la spalliera alzabile, un materasso antidecubito, carrozzina e stampelle. Ebbene mio marito si è rivolto all’ufficio ausili sanitari per ritirarli, come aveva fatto un paio di anni fa per una situazione simile, ma gli è stato risposto che questo servizio non è più attivo localmente, ma delegato a una ditta privata di Firenze”. E qui inizia il calvario. Sì, perché la coppia non si perde d’animo e contatta più volte l’azienda preposta. Ma i giorni passano: “Nonostante alcune telefonate di sollecito, mercoledì 21 giugno ci è stato risposto da Firenze che si sarebbero mossi a giorni”, cioè dopo quasi un mese dall’inizio dell’iter, “quando il peggio, ormai, era passato, anche grazie a un paio di stampelle e una carrozzina ricevuti da amici e vicini. Inutile dire che l’assenza del materasso antidecubito ha reso la degenza a casa molto più penosa. Purtroppo – prosegue la donna – ho vissuto sulla mia pelle la progressiva distruzione che sta subendo il servizio sanitario pubblico. Mi domando – conclude – che fine abbia fatto il diritto alla salute”.
Intanto la Asl fa sapere che “Comprende il disagio della signora, sebbene i motivi non dipendano dai propri uffici competenti. Da una verifica interna, è emerso, infatti, che la ditta, incaricata di consegnare a domicilio gli ausili, non ha rispettato i tempi previsti. Pertanto l’azienda sanitaria sta valutando di applicare la penale prevista in questi casi dal contratto con la ditta”.