GAVORRANO: TRASPERNZA E DEMOCRAZIA
«Forse a “qualcuno”, a Gavorrano, va storto che, come in tutte quelle comunità dove vige il senso di democrazia, ci siano persone che liberamente esprimono la propria opinione su fatti e cose, ponendo richieste a coloro che hanno (o hanno avuto) responsabilità amministrative, o che abbiano ricoperto in esse cariche e ruoli.
Si può ben comprendere che per chi “ha sempre avuto la pappa al pari della bocca”, sia difficile ingerire cibi proveniente da cucchiaini e da lati diversi dalla quella facile, consueta e unica direzione, richiedendo a tali “abitudinari” insoliti contorcimenti di collo e bocca per deglutirne i contenuti. Tali sono, appunto, le richieste di chiarimento e domande sul proprio operato che, nientemeno, li costringono ad “abbassarsi” ai livelli degli infamanti persecutori per dare conseguenti risposte. E’ vero!
Rompere con le “ataviche” abitudini non è mai facile, come è altresì comprensibile che dopo l’aver vissuto sempre o quasi di rendita secca, ciò possa procurare fastidi e insopportazioni. Ma pensiamo, per il bene di tutta la comunità gavorranese, che sia opportuno andare oltre queste forme obsolete di intendere la comunicazione politica, per giungere a quel giusto livello di democrazia, dove gli “amministrati”, abbiano il diritto e dovere, nonchè l’opportunità di richiedere ragioni, all’interno di pubbliche discussioni, nei new media, socialnetwork, blog, etc, sull’operato degli “amministratori”.
Come pensiamo che questi ultimi abbiano l’esclusivo dovere di dare conseguenti e opportune chiarificazioni. Tutto questo senza inscenare attriti personali, chiudersi in autoprotettivi silenzi, rilevare dietrologiche invidie o rancori, nè tantomeno “lambiccare” su propositi di rivalsa o di ritorsione, magari additando a questioni private, estranee alle specifiche argomentazioni. Dare delle risposte a delle domande, su argomenti riguardanti la pubblica amministrazione ha un nome, si chiama: TRASPARENZA, che assieme alla PARTECIPAZIONE sono la “linfa” della DEMOCRAZIA».
Andrea Martinelli.