SCARLINO – «Durante lo scorso anno abbiamo segnalato a più riprese la cattiva gestione urbanistica da parte di questa amministrazione con il sindaco Travison e l’assessore Spinelli, nominato in corsa, che hanno fatto di tutto per affossare lo strumento adottato dal loro predecessore trascinando all’infinito le osservazioni dei cittadini, facendo scadere le salvaguardie del vecchio regolamento urbanistico, trovando infine un cavillo per disfarsi del progettista che mai era stato nelle loro grazie. Sarebbe stato meglio quindi disfarsene subito, senza aspettare tre anni durante i quali sono stati sprecati tempo e denaro pubblico preziosi per tutti i cittadini».
Così i gruppi consiliari PensiAmo Scarlino, Per Scarlino e Scarlino Insieme.
«Come regalo di Natale – dicono i consiglieri comunali – l’assessore all’urbanistica Cesare Spinelli annunciava in pompa magna l’arrivo di un nuovo professionista, l’architetto Sivia Viviani, tra l’altro una vecchia conoscenza del Comune di Scarlino che a suo tempo aveva lavorato al PII (piano integrato d’intervento del Puntone) con il sindaco Meozzi, al quale sarebbe stato affidato l’incarico per la redazione del Piano operativo e della contestuale variante a quello strutturale ai fini dell’iter di approvazione del Piano adottato dal consiglio comunale nel febbraio 2019, il tutto con un compenso di ben 100mila euro (oltre a quelli già spesi per l’architetto Massetani) ai quali devono essere aggiunti altri 20mila euro per nuovi studi idraulici».
«Quindi l’amministrazione Travison, dopo aver perso tre anni senza approvare definitivamente un piano già adottato, con un percorso amministrativo quantomeno discutibile, ha tagliato la testa al toro abbandonando il vecchio regime transitorio e perseguendo la strada dell’allineamento all’attuale legge regionale, un atto legittimo che però allungherà enormemente le tempistiche. Bisognerà infatti tornare nuovamente in consiglio comunale per la nuova adozione e successiva approvazione definitiva, tutto questo perdendo il lavoro precedentemente impostato dallo studio Massetani che sicuramente sarà rivisto e cambiato, se non addirittura stravolto, a scapito di previsioni in essere che scompariranno creando ulteriore nocumento ai cittadini ed in particolar modo agli imprenditori che avevano deciso di investire a Scarlino».
«Un principio dell’urbanistica moderna è rappresentato dalla “partecipazione della cittadinanza” elemento fin qui completamente disatteso e ignorato dal sindaco ed in particolare dall’assessore Spinelli, anche dopo diversi mesi dal conferimento del nuovo incarico. Questa amministrazione ha timore di confrontarsi con i cittadini o vuole dimostrare che gli stessi devono soltanto stare zitti ed obbedire? Come del resto mai si è voluto istituire una commissione urbanistica consiliare (maggioranza/minoranze) ritenendo l’argomento di uso esclusivo della giunta? Ricordiamo che nelle amministrazioni precedenti questi elementi erano stati usati spesso ma si sa; la democrazia non è cosa di tutti».
«Un metodo sbagliato che penalizza in primis l’amministrazione stessa, con il tempo che stringe a pochi mesi dalla scadenza del mandato di Travison sarebbe stato opportuno il dialogo con le opposizioni per arrivare ad un’approvazione unanime del principale documento di sviluppo di Scarlino, prova ne sono le cifre del conto consuntivo 2022 approvato all’ultimo consiglio comunale con soli 87mila euro di entrate da oneri di urbanizzazione, quindi soltanto briciole da destinare per il bilancio delle opere pubbliche. La consapevolezza che questa amministrazione è consapevole di aver male agito è stata confermata dal silenzio dell’assessore Spinelli di fronte all’intervento dei consiglieri di minoranza che rilevavano l’esiguità di questa entrata. Tale metodo di arroccamento e chiusura sarà di ostacolo al lavoro dell’architetto Viviani scontrandosi con l’obiettivo di accelerare i tempi e, di conseguenza, se non coinvolti useremo gli strumenti a nostra disposizione per impedire forzature e decisioni unilaterali prese magari a favore di amici degli amici, battendoci per la trasparenza, l’imparzialità e la conoscenza dell’atto fondamentale per la programmazione del comune che non lasceremo approvare in sordina con un colpo di mano da parte della maggioranza».