di Barbara Farnetani
GROSSETO – Oscillavano tra il 30 e il 140% i tassi di interesse applicati ai propri clienti a cui spesso si proponeva come uno che poteva risolvere i loro problemi. La Squadra Mobile della Polizia ha arrestato un uomo che prestava soldi con tassi da usura. L’uomo 74 anni, di origine campana, era molto rispettato, e conosciuto da tutti come Don Raffaele. Tra i suoi clienti, tutta gente a cui è negato l’accesso al credito bancario, piccoli imprenditori, ma anche casalinghe che magari hanno chiuso un negozio o una attività, e si trovano a non avere i soldi per pagare le bollette.
Le cifre erano le più disparate, dai 1.200 euro che in breve erano lievitate a 1.600, ai 25 mila euro di un imprenditore edile a corto di liquidità. Grazie alle intercettazioni ambientali effettuate dalla sezione della Mobile che si occupa dei reati contro il patrimonio, quello che è emerso è un quadro di responsabilità ben definito.
Le indagini in corso hanno avuto una accelerata quando il figlio 50enne dell’uomo, domiciliato a Pistoia ma all’anagrafe ancora residente in casa col padre, ha commesso una rapina con spray urticante ai danni della titolare di una agenzia che si occupa di pratiche auto a Pistoia. Nell’occasione in casa dell’anziano usuraio erano state sequestrate due bombolette di spray, due pistole scacciacani e 2.900 euro in contanti.
L’uomo, come è emerso dalle intercettazioni ambientali, si era preoccupato a tal punto che i poliziotti potessero tornare, da portare a casa di uno dei figli, che però è risultato estraneo all’attività paterna, due assegni che servivano da garanzia di un prestito. Solo pochi giorni fa, il 10 di dicembre, infine i poliziotti hanno fatto irruzione in casa dell’uomo. Dalla sua abitazione era appena uscito un “cliente”, un imprenditore che già in passato si era fatto prestare 25 mila euro dall’usuraio, e che era lì per consegnare 2 mila euro di un prestito che aveva preso a nome di un amico. Nella tasca dell’anziano sono stati trovati i soldi appena riscossi. I poliziotti hanno sequestrato anche cambiali in bianco e foglietti con appuntati nomi e cifre (nella foto sopra il dirigente della Squadra Mobile Armando Buccini).
Al momento dell’arresto in flagranza l’uomo ha avuto un malore ed è stato ricoverato in ospedale, quindi il giudice ha concesso i domiciliari per motivi legati all’età. La moglie, una Ucraina di 50 anni, è stata anche lei denunciata per il reato di usura, mentre uno dei debitori che ha negato di pagare interessi per la cifra presa a prestito è stato denunciato per favoreggiamento.