MONTEROTONDO MARITTIMO – È stato presentato questa mattina a Monterotondo Marittimo Il Progetto Biota delle Biancane, uno studio approfondito sulla biodiversità di un territorio come quello geotermico, molto particolare e assolutamente unico nella zona.
Un’iniziativa che è stata promossa dall’amministrazione comunale di Monterotondo in collaborazione con il comune di Castelnuovo Val di Cecina e con il Parco nazionale delle Colline Metallifere.
Lo studio è stato condotto da Terradata, una società locale nata come spin-off dell’Università di Siena. Noi abbiamo seguito l’evento dedicando uno puntata di #ontheroad: sulle strade della Maremma. Ai nostri microfoni abbiamo ascoltato il sindaco Giacomo Termine e il direttore di Terradata Giorgio Brunialti.
“Il Parco delle Biancane nel passato è stato ampiamente studiato dal punto di vista geologico – afferma il sindaco di Monterotondo Marittimo, Giacomo Termine –ma non esisteva uno studio completo e approfondito sulla biodiversità del parco. Di conseguenza anche la nostra promozione turistica si è sempre concentrata sui fenomeni geotermici che danno vita ad uno scenario unico. Con questo studio ci siamo posti l’obiettivo di contribuire alla conoscenza del Parco con uno studio specifico specie animali e vegetali, importante per comprendere come la geotermia influenzi anche la biodiversità. Questo studio ha fatto emergere una ricchezza straordinaria di specie sino ad oggi non rilevate nel nostro Parco, tra le quali alcune specie rare e protette. È quindi uno studio utile dal punto di vista scientifico e della promozione. La soddisfazione è doppia poiché il lavoro è stato realizzato da un’azienda del territorio. Ringrazio anche l’assessore Emi Macrini per il prezioso lavoro di coordinamento e per l’impegno con cui ha seguito il progetto per conto del Comune di Monterotondo Marittimo.”
“Lo studio è partito un anno fa – spiegano i ricercatori di TerraData Luisa Frati e Giorgio Brunialti – suddividendo il territorio del Parco delle Biancane ai fini del monitoraggio della biodiversità in tre aree: il versante sud rivolto verso Monterotondo Marittimo, il versante est e il versante nord rivolto verso Sasso Pisano. Rispetto alle informazioni fornite dalle pubblicazioni scientifiche e dagli studi pregressi questo nuovo lavoro consente di avere un quadro aggiornato e puntuale della biodiversità del Parco delle Biancane. Se prima erano state segnalate all’interno del parco circa 80 specie di piante, i nuovi campionamenti ci hanno consentito di rilevare ben 109 specie vegetali in più, di cui 25 sono protette. Lo studio si è rivolto anche ai licheni che crescono sul tronco degli alberi individuando 83 specie fra le quali 33 rare e addirittura una specie che non era mai stata segnalata in Toscana prima di questo studio. Fra gli animali abbiamo individuato 39 specie diverse di uccelli di cui 3 specie protette. E poi 9 specie di rettili, 7 in più di quelli segnalati da precedenti studi e 3 specie in più di anfibi. Anche tra i mammiferi grazie a questo monitoraggio abbiamo individuato 12 specie tra le quali due sono protette.”