GROSSETO – I turisti ci sono, quel che manca è il personale. La difficoltà più grossa dopo il periodo della pandemia, ora che i clienti ci sarebbero è fornire i servizi adeguati dato che mancano i lavoratori. È il dato che emerge dall’analisi fatta da Confesercenti e Assoturismo anche sulla nostra provincia è preoccupante.
In Maremma, dove il settore turistico è rilevante per l’economia territoriale, la situazione non è delle migliori, per questo la Confesercenti di Grosseto ha inviato alle imprese, associate e non, un questionario per fare una fotografia esatta delle necessità.
Gli operatori che hanno risposto si trovano perlopiù nella zona tra Follonica e Castiglione della Pescaia. Stiamo parlando di strutture ricettive ma anche ristoranti, aziende storiche e per la maggior parte strutturate, dai dieci a più di 20 dipendenti, che garantiscono regolari contratti a tempo determinato con durata superiore ai tre mesi, applicando il contratto di lavoro del commercio e turismo.
Le principali difficoltà nel reperimento di lavoratori stagionali sono state: scarsità di curricula pervenuti, scarsa esperienza e preparazione dei candidati, difficoltà strutturali nell’offerta di alloggio per attrarre lavoratori da territori lontani.
Le figure più ricercate sono: responsabile di sala, cameriere, cuoco ed aiuto cuoco, barista, pulizia degli ambienti, cameriere ai piani.
Una situazione speculare a quella regionale. Per la Toscana Demoskopica prevede 49,8 milioni di presenze (+13,4% rispetto al 2022) con 14 milioni di arrivi (+13,5%). Si tratta di numeri che vanno oltre il trend favorevole a livello nazionale. Secondo le stime di Assoturismo Confesercenti per la Pasqua ed i mesi primaverili dei ponti – periodi di picco della domanda – è possibile stimare oltre 50 mila lavoratori ‘mancanti’ nelle imprese turistiche su scala nazionale.
In media le imprese segnalano difficoltà di reperimento delle figure professionali nel 34% dei casi, non solo per preparazione inadeguata ma, sempre più spesso, per mancanza di candidati. Una percentuale che sale addirittura al 52% nella ristorazione, mentre scende al 26,7% nelle altre imprese del turismo.
Per le imprese che non riusciranno a reperire tutti gli addetti necessari è possibile stimare una perdita media di fatturato nel periodo del -5,3%, con conseguente abbassamento degli standard qualitativi e impatti sulla produttività.
Anche per questo Confesercenti Grosseto, nella consapevolezza che in assenza di un adeguato capitale umano il tessuto turistico territoriale non potrà crescere, ha avviato, attraverso la propria agenzia formativa Cescot, che ha l’accreditamento come agenzia per il lavoro per il progetto Gol (garanzia di occupabilità dei lavoratori) della Regione Toscana, la revisione dei corsi previsti per andare incontro alla necessità di personale locale maggiormente competente e formato.
«Stiamo mettendo in campo anche azioni sindacali nei confronti della pubblica amministrazione locale e regionale per stimolare adeguate politiche pubbliche e dare risposta alle esigenze strutturali per l’offerta di alloggio nei confronti dei lavoratori stagionali non locali» conclude Confesercenti.