MANCIANO – «Esprimiamo soddisfazione per l’andamento del consiglio comunale, il punto riguardante il piano attuativo delle Terme di Saturnia è stato ritirato dall’ordine del giorno per incompletezza degli atti inviati a tutti i consiglieri comunali. La segnalazione di vizio formale da noi avanzata denota la mancanza assoluta di una semplice lettura degli atti da parte di tutti i consiglieri di maggioranza e soprattutto del controllo da parte dell’assessore all’urbanistica Marco Galli, il quale ci ha abituato a convocazioni, anche della commissione urbanistica, incomplete e viziate nella loro forma». A parlare è il Rossano Galli, già sindaco di Manciano e attuale capogruppo del gruppo consiliare di minoranza Unione dei cittadini per Manciano.
«Ci piace segnalare come attraverso la stampa apprendiamo che la risposta alle nostre preoccupazioni per l’equilibrio del territorio e alla critica mossa nei confronti del Sindaco e della sua giunta, sia seguito il silenzio assoluto dello stesso Sindaco e della stessa giunta e abbia invece risposto in maniera inusuale il privato. Vogliamo ricordare che, nel momento in cui si cita una storia, bisogna rappresentarla tutta e non decontestualizzare solamente alcuni passaggi».
«Segnaliamo con forza che la coerenza del nostro gruppo rispetto alle visioni del territorio e ai suoi equilibri l’abbiamo puntualmente dimostrata in campagna elettorale ponendoci contro altre realizzazioni che avrebbero compromesso l’assetto paesaggistico e socio economico del territorio. Ricordiamo infine, sempre per completezza della storia, che le previsioni urbanistiche dell’amministrazione di Rossano Galli si illustreranno nel prossimo consiglio comunale».
«Ogni amministratore ha l’obbligo di assumersi la responsabilità dei propri atti, chiediamo quindi al Sindaco Morini e all’assessore Galli di affermare un’unica verità: l’iniziativa di portare in consiglio comunale tale argomento è solamente la loro. Ogni amministrazione pubblica ha il compito e anche il diritto di vagliare i progetti utili al territorio e di rigettare quelli non conformi alle proprie visioni»-