MASSA MARITTIMA – «L’attenzione che suscita l’Istituto Falusi non può che essere elemento di considerazione da parte del CDA e del Direttore dell’Istituto. È infatti necessario che chi pubblica informazioni sui media, riferisca fatti e situazioni corrispondenti alla realtà».
Questo chiedono i rappresentanti dell’Ente, che in riferimento alle affermazioni sulla stampa dell’esponente PCI Daniele Gasperi tengono a precisare che non vi è stata né vi è alcuna riduzione di ore di riscaldamento per risparmiare.
“L’utilizzo di fasce orarie sul riscaldamento – spiegano – è regolato da tempo e certo non nell’ultimo periodo.
L’autunno 2022, il più caldo degli ultimi anni, ha consentito semmai nel primo periodo di accensione, ad ottobre, di abbassare di un grado la temperatura per poi alzarla di nuovo con l’arrivo del picco di freddo. Si tratta quindi di una normale ed oculata gestione che viene attuata tenendo sempre nella massima considerazione il livello di comfort per gli ospiti e per i lavoratori, che deve essere il migliore possibile.
Appare doveroso regolare la temperatura all’interno degli ambienti, sulla base del singolo momento termometrico, come ogni buona gestione è tenuta a fare.
I dipendenti del Falusi, che stanno a contatto quotidiano con i nostri anziani, sono in grado di monitorare meglio di tutti il loro stato di benessere, valutando il contenimento o il rialzamento del riscaldamento, secondo le necessità; e lo hanno sempre fatto con diligenza, permettendo al direttore di adeguare le temperature interne.
Il fatto che né gli assistiti, né le loro famiglie, abbiano palesato difetti, sta a testimoniare che detto esercizio è stato fatto in piena efficienza.”
“Ancor più gravi – proseguono i rappresentanti dell’Istituto– sono le pesanti illazioni attraverso le quali Gasperi cerca di gettare ombre sulla gestione dell’Asp e per le quali proviamo vivo disappunto. Affermare «che siano state date indicazioni al personale di tacere e di non far trapelare notizie all’esterno» facendo intendere che si debba nascondere qualcosa come fosse un porto delle nebbie, è del tutto falsa. Dello stesso tono e altrettanto offensive sono le espressioni «silenzio che piace a chi governa», «lavoro sottotraccia». Gli amministratori del Falusi non fanno politica ed è giusto che la lascino fare a chi compete, ma ciò non può avvenire a discapito della verità delle cose ed oltre il legittimo diritto di critica, a maggior ragione con toni che recano nocumento al buon nome dell’Istituto e delle persone che per esso lavorano, Istituto che rimane al servizio alla collettività.”
“La situazione del Falusi è ben diversa da quella descritta da Gasperi – concludono– il bilancio 2022 fotografa una situazione economica rassicurante rispetto agli ultimi esercizi. Questo risultato è stato raggiunto grazie al lavoro portato avanti durante il commissariamento per razionalizzare i costi, mantenendo gli standard qualitativi e i livelli di occupazione ed all’impegno di Comune e Regione per la riduzione dell’affitto di Marina di Levante. C’è un altro importante risultato raggiunto: come molte altre residenze per anziani abbiamo chiesto attraverso l’associazione Aret che ci rappresenta, l’aggiornamento della quota sanitaria sulla retta. Ed è arrivata la notizia che ci sarà garantito un aumento di 0,68 euro sulla quota”.
“Al Falusi – precisa il direttore – si sono organizzati gruppi di lavoro, ci sono percorsi di miglioramento condivisi che impongono un lavoro di squadra per andare a coinvolgere tutto il personale; le problematiche vengono analizzate a 360° dando insieme una visione di priorità, questo è il nostro modo di lavorare e la porta del direttore è sempre aperta. In questo clima di apertura sono tornate a frequentare la struttura, dopo la pandemia, le istituzioni e le associazioni locali, nonché sono stati nuovamente avviati tirocini e percorsi formativi con gli Istituti e le Università. Questa è la realtà dei fatti.”