MASSA MARITTIMA – «”La fine dei lavori è prevista per dicembre”, così dichiaravano sindaco e vicesindaco il 16 di settembre sulla stampa ma oggi, 20 gennaio, il cantiere è ancora lì fermo ad aspettare non si sa bene cosa».
(foto d’archivio)
Così i rappresentanti dei gruppi Massa Comune, Lega, Poi, Italia Viva, Azione e Fratelli d’Italia in una nota congiunta.
«I partigiani raccontano che nei cantieri è abitudine attendere un mese o due per eliminare difetti di costruzione o progettazione raccontando una grande balla. Soprattutto sulle strade e in particolare in quel tratto se c’erano pochi pericoli, ora con un cantiere aperto senz’altro lì si è fatti nascere e, crediamo, problemi ci saranno anche a lavoro compiuto. Generalmente si tende a “raddrizzare” le strade, a Massa invece per Giuntini e per la sua maggioranza, tutta a guida Pd e piccoli satelliti, gli piace renderle tortuose, così dove prima c’era un incrocio con tanto di stop, per chi sopraggiungeva da una strada comunale e si immetteva nella provinciale, come generalmente prevede il codice, oggi si è fatto un’opera quasi faraonica da lasciare ai posteri, insieme all’area Molendi, all’ex Agraria, a Storcicoda e il Castello di Monteregio».
«Un’opera che non agevola il traffico ma lo complica grazie ai numerosi “dare precedenza” classici delle rotatorie, a cui si aggiungono corsie mal transitabili da mezzi come bus, camion e altri mezzi di dimensioni maggiori. Se poi vogliamo parlare di eventuali trasporti eccezionali il rischio è che questi rimangano fuori dalla città perché l’unica via di dimensioni congrue rischia di essere preclusa da una rotatoria».
«C’è poi un’altra fesseria fatta rappresentata da quel tratto di strada che vorrebbe tutelare l’accesso a civili abitazioni. Chi ci potrà passare e come faranno a limitare il passaggio agli automobilisti che vengono da Massa. Quel tratto di strada presente oggi e di competenza della Provincia passerà al Comune e chi risponde della manutenzione, di eventuali problemi, anche di sinistri che implichino responsabilità pubbliche, la Provincia o il Comune? Quei residenti uscite dalle proprie abitazioni saranno inoltre costretti ad andare alle Coste per fare inversione di marcia e recarsi in centro o verso l’ospedale».
«Giuntini nelle sue dichiarazioni alla stampa affermava a settembre che “per migliorare la circolazione sarà realizzato anche un percorso carrabile complanare alla rotatoria, da percorrere a senso unico da Massa Marittima verso Follonica, in modo da servire gli accessi presenti lungo via Massetana Sud”. Ci pare tutto poco agevole e rispondente alla sicurezza e crea una situazione di pericolo e confusione. Non certo meglio sta via Togliatti, dove rispetto al precedente tracciato che vedeva l’ingresso nella via da chi proveniva dalla provinciale scorrevole, sicuro e tranquillo, si è modificato e si è andati a creare una strozzatura che obbliga tutti veicoli, ad invadere l’altra corsia. I residenti hanno sollecitato verbalmente e per scritto l’amministrazione a trovare una soluzione ma le risposte sono arrivate come sempre, molto generiche e la cosa sembra già fatta. Il costo di 120 mila euro poteva essere utilizzato per risolvere altre situazioni anche perché su quell’incrocio non ci risultano incidenti gravi anche se su questo attendiamo la risposta del sindaco. Come si poteva ovviare o cosa si poteva fare in alternativa? Mettere due autovelox che avrebbero obbligato i conducenti a rallentare come è stato già fatto in vari comuni della provincia di Grosseto. Si sarebbero risparmiati denari da destinare ad altre situazioni di viabilità che necessitano di essere messe in sicurezza».
«Convincono poco o nulla anche le dichiarazioni del vice sindaco quando afferma che la rotatoria andrà a migliorare esteticamente l’ingresso principale di Massa Marittima. L’ingresso principale di Massa resta l’incrocio dell’ex area Molendi dove dal 1998 la situazione è di degrado e che probabilmente resterà tale perché quell’area è “privata”, come sostiene Giuntini e nulla si può fare neppure mettersi intorno ad un tavolo e confrontarsi, trattare con i privati per avere almeno una minima sistemazione per dare decoro alla vera porta d’ingresso a Massa invece di confondersi con opere poco utili».