In un mondo sempre più connesso, spostare beni da un luogo all’altro anche su lunghe percorrenze non rappresenta più una pratica di nicchia, anzi si dimostra essere qualcosa di particolarmente consueto, utile a soddisfare le esigenze delle persone in contesti differenti. Per fare un esempio, il mondo del lavoro è cambiato in maniera molto profonda, spingendo le aziende a spedire i prodotti che vendono in ogni angolo d’Italia senza neanche avere una sede fisica da cui poterli acquistare.
Tra il fenomeno degli e-commerce, i traslochi e la spedizione di articoli di varia natura tra aziende provenienti dai settori più disparati, è certo che gli imballaggi esercitino un ruolo sempre più importante, soprattutto per la protezione degli oggetti più fragili che potrebbero danneggiarsi se non protetti adeguatamente durante gli spostamenti.
Di certo, il packaging è un aspetto fondamentale per qualsiasi prodotto, poiché contribuisce a proteggere il contenuto, aumentarne la durata e facilitarne il trasporto. Per questo motivo, è importante scegliere con cura i materiali per il packaging e, come è possibile notare visitando il sito Imballaggi 2000, uno dei portali più noti in questo ambito, esistono numerose soluzioni adatte a vari tipi di prodotti. Scopriamo le più utilizzate per i vari prodotti nelle prossime righe.
Pluriball
Iniziamo con uno dei materiali più economici e funzionali che si possono trovare nel mondo degli imballaggi. Il pluriball ha il vantaggio di essere completamente riciclabile e, oltre a questo, si rivela particolarmente diffuso, venendo utilizzato per proteggere anche i prodotti più fragili. Le proprietà ammortizzanti di questo materiale, del resto, sono fondamentali per oggetto in ceramica o vetro, ad esempio, particolarmente soggetti a rottura. Tecnicamente, il pluriball non è altro che un foglio di polietilene ricoperto di bolle d’aria. Sul mercato, ne esistono di diverse tipologie, con grammatura più o meno spessa e con le dimensioni delle bolle che possono variare. Stiamo, dunque, parlando di un materiale molto flessibile, in grado di avvolgere elementi di qualsiasi forma e ammortizzare gli urti.
Polistirolo
Con il polistirolo è possibile riempire gli spazi vuoti nei pacchi. Grazie a questo materiale si ha la possibilità di proteggere il materiale imballato da urti e vibrazioni. Anche in questo caso, il polistirolo è acquistabile in vari formati e spessori, è molto leggero e facile da lavorare. Lo si trova sul mercato in forma di pannelli, scatole, chips, palline e contenitori scavati, adattando la forma allo scopo di garantire una protezione completa. È possibile utilizzarlo in modi diversi in funzione delle esigenze, anche in termini di protezione e stabilità, avendo il fine ultimo di bloccare l’oggetto all’interno della scatola.
Cartone ondulato
Proseguiamo con un materiale riutilizzabile al 100% e smaltibile in maniera molto facile. Il cartone ondulato si rivela la soluzione migliore sia per i privati che per le aziende, essendo ecologico ed economico. Nella forma più comune, il cartone ondulato sfrutta una carta, per l’appunto, ondulata, posta tra due superfici di carta piana. Allo scopo di rinforzare gli imballi, poi, si possono utilizzare gli angolari in cartone, utili a proteggere gli angoli della confezione dagli urti e a rendere il carico più stabile in generale.
Il cartone ondulato strutturato con tre fogli viene tenuto insieme da collanti naturali, assicurando una maggiore resistenza del materiale e venendo utilizzato in confezionamenti di varia natura. Il cartone ondulato è in grado di riparare dagli urti efficacemente, salvaguardando il packaging e, soprattutto, il prodotto contenuto al suo interno da perforazioni di sorta. Le varie tipologie di cartone variano in termini di spessore, soprattutto in funzione dell’altezza e del tipo di onda che contraddistinguono il foglio posto al centro.