GROSSETO – Preoccupano e fanno ancora discutere i recenti aumenti dei prezzi dei carburanti dovuti in gran parte all’azzeramento del taglio delle accise voluto con l’ultima finanziaria. La manovra del Governo Meloni non ha confermato “gli sconti” decisi da Mario Draghi e dopo i primi aumenti a novembre, il primo gennaio gli italiani si sono ritrovati con i prezzi alla pompa molto al di sopra dei valori di qualche settimana fa.
In un giorno ci sono stati aumenti dai 20 ai 30 centesimi per un costo maggiorato di oltre dieci euro in media per un pieno. Una situazione che oltre a preoccupare i consumatori sta causando anche alcune polemiche a livello politico e rischia di diventare un caso.
A livello nazionale si vedono prezzi, soprattutto in autostrada ma non solo, sopra i due euro ed è notizia di oggi che all’isola del Giglio, con tanto di protesta ufficiale del primo cittadino Sergio Ortelli, il prezzo del gasolio è arrivato a 2,41 euro al litro. Una situazione inaccettabile che se unita all’aumento dei costi dell’energia, tra elettricità e gas, può diventare una vera bomba sociale.
In questo contesto si inserisce il caso Grosseto dove i prezzi di benzina e gasolio sembrano rimanere sotto controllo rispetto sia località della provincia che della Toscana. Qui un litro di benzina costa poco più di 1,68 euro al litro, mentre un litro di gasolio 1,78. Valori medi che si ritrovano un po’ in tutti i distributori della città, ma in nessun altra parte della provincia. Non solo, i prezzi di Grosseto sono più bassi mediamente di 15 o anche 20 centesimi rispetto a quelli riscontrati a Follonica o a Orbetello tanto per citare i centri abitati più grandi della Maremma.
Ma perché a Grosseto i prezzi dei carburanti sono più bassi in tutti i distributori e perché in aree di servizio che hanno lo stesso tipo di carburante, della stessa compagnia petrolifera, il prezzo tra Grosseto e Follonica o tra Grosseto e Pistoia per fare alcuni esempi è così differente?
Non è difficile risolvere questo enigma. A Grosseto da anni, grazie alla politica commerciale dei distributori che vengono definiti “pompe bianche”, cioè non di proprietà direttamente delle compagnia petrolifere, è come se si fosse sviluppato un effetto “calmiere” sui prezzi. A decretare questa situazione sono in particolare i due distributori Conad e il distributori Enercoop. Guardando i dati giornalieri dei prezzi infatti si nota come alla pompa questi distributori abbiano sempre i prezzi più bassi di tutta la città. Una politica che ha dato vita al “caso Grosseto” che non è sfuggito ai consumatori di tutta la provincia. Sui social infatti in tanti si sono accorti di questa differenza di prezzi che non si può spiegare in nessun modo se non nella diversa politica commerciale dovuta ad un sistema di concorrenza molto che genera soltanto benefici per i consumatori.
A confermare quelle che potrebbero essere soltanto delle impressioni i dati ufficiali dell’osservatorio del Ministero dello Sviluppo Economico. Qui trovate tutti i dati, distributore per distributore, in provincia di Grosseto. Qui trovate il link per fare la ricerca per area geografica dei vari distributori: https://carburanti.mise.gov.it/ospzSearch/area .