GROSSETO – Primarie Pd sempre più vicine e in vista del congresso “dem” anche a Grosseto nasce una squadra di persone che sostiene la candidatura alla segreteria di Elly Schlein. Il gruppo si chiama “Grosseto Oltre”.
«I firmatari del documento hanno storie, sensibilità politiche ed età diverse, ma insieme condividono la necessità di contribuire a rigenerare un partito, il pd, uscito sconfitto dalle recenti elezioni politiche ed oggi in grave difficoltà. Un risultato elettorale che per la prima volta ci consegna un governo di destra fortemente identitario, lontano dai nostri valori, e sicuramente, come dimostra la legge di bilancio 2023, non all’altezza di governare il nostro paese. Molteplici sono le ragioni che hanno contribuito a determinare l’esito elettorale che segnala, purtroppo, anche plasticamente, la conclusione di un epoca che ci ha visto per anni al governo del paese con risultati, talvolta positivi, ma sicuramente separati dalla società e dalle domande di trasformazione e di protezione che milioni di persone domandavano e avanzavano».
«Il covid prima, la aggressione Russa all’Ucraina poi, hanno generato processi complessi e conseguenze drammatiche sul piano economico, sociale e democratico. Milioni di persone oggi vivono peggio di alcuni anni orsono, milioni di persone hanno difficoltà ad immaginare il loro futuro, la povertà aumenta, il lavoro povero continua ad esistere, in pochi anni i salari italiani hanno perso circa il 10% ( in Germania sono aumentati del 33%, in Francia del 31%) , la precarietà rimane il segno distintivo per giovani e donne, e le diseguaglianze diventano più grandi, crescono e sono sempre più evidenti. Don Milani in una “lettera a una professoressa” sosteneva che “Non c’è ingiustizia più grande che fare parti uguali tra diversi”; prima ancora A. Gramsci sosteneva “Che le classi dominanti impongono i propri valori politici , intellettuali e morali alla società, con l’obbiettivo di gestire il potere intorno a un senso comune condiviso da tutte le classi sociali, comprese quelle subaltern»”.
«In queste parole scritte pur in epoche lontane c’è una lezione da trarre: dobbiamo operare una profonda svolta e una cesura con il nostro recente passato. Se il Pd vuol essere lo strumento per un cambiamento in grado di generare speranza nel futuro deve immaginare di ideare con convinzione un nuovo e credibile progetto ideale- politico- programmatico. Un progetto per un Europa efficace, democratica e soggetto di pace, libera da ogni condizionamento e soprattutto trasparente e non percorsa da questioni morali; un progetto che affronti le questioni ambientali per far sì che la salvezza del pianeta e dei territori sia un vincolo allo sviluppo economico; un progetto che consideri il lavoro la condizione che consenta alle persone di conquistare la dignità del vivere ed il loro elevamento sociale; un progetto che garantisca la universalità dell’accesso ai servizi essenziali come la scuola, la sanità, il sociale; un progetto che renda i diritti civili esigibili ; un progetto che assuma la cultura come condizione per la crescita civile e della consapevolezza collettiva. Un progetto, insomma, che renda riconoscibile e riconosciuto un partito di sinistra, progressista e democratico, quale dovrà essere il Pd, che si batte per una trasformazione sociale, economica e culturale del nostro paese».
«Un progetto portato avanti da un partito plurale in quanto formato da più culture, libero in quanto il pluralismo non è sinonimo di correnti ma di ricchezza culturale e politica, radicato e insediato là dove le persone vivono, lavorano e studiano, partecipato in quanto le strutture di base sono parte di un insieme di un virtuoso collettivo, un progetto che renda il pd come portatore di buona politica e di futuro».
«Siamo stati incerti su quanto fosse giusto prendere posizione ora o attendere la conclusione della fase costituente che, al di là delle buone intenzioni, si sta svolgendo stancamente. A livello nazionale sono già state avanzate più candidature, c’è un dibattito sulla stampa mentre da noi si sviluppano deboli relazioni e ragionamenti in un modo troppo silente. La necessaria discussione pubblica non esiste. E’ un grande limite non superabile dalla costituzione di comitati a favore di questo/candidata. Vogliamo stracciare il velo che avvolge tutti/e ed assumere, in primo luogo, una posizione sui contenuti e metterli a disposizione del dibattito pubblico e del confronto congressuale in una realtà quale è la nostra provincia e, soprattutto la nostra città dove sono evidenti difficoltà, debolezze e incertezze a delineare un futuro».
E’ un contributo che mettiamo a disposizione degli iscritti/e, degli elettori e a tutti coloro che pur delusi sono interessati alla costruzione di un Pd nuovo. Auspichiamo certo adesioni ma soprattutto riflessioni e proposte. I candidati attuali alla segreteria del pd sono tutte persone serie ed affidabili a cui va il nostro rispetto, ma il nostro favore va a Elly Schlein che ci appare quella più innovativa e che meglio di altri/e può aprire un percorso politico capace di generare un Pd nuovo».
Il documento è stato firmato da Asia Baldassarri; Simone Baricci; Lorenzo Berti; Marisa biagioli; Barbara Biagioni; Edoardo Conte; Leonardo Culicchi; Tiziana D’amato ; Simone Domenici; Chiara Felloni; Cosimo Garofalo; Anna Guidoni; Alessandro Landi; Luca Mandolini; Cristian Marchini; Alice Menchetti; Filippo Presenti; Claudia Rampiconi; Mauro Rossi; Cristian Sensi; Giovanna Stellini; Loriano Valentini