MONTELATERONE – Venerdì 16 dicembre, nei locali della cooperativa di comunità Il borgo di Montelaterone (comune di Arcidosso) è in programma il convegno conclusivo di Live cast 2: “Preservare la castanicoltura da frutto con i progetti di innovazione diversificazione”.
Live cast 2 (Laboratori innovativi per versioni evolute di castagno da frutto) rappresenta un progetto pilota decollato sul monte Amiata a metà 2021, che ha interessato nello specifico tre aziende agricole amiatine del versante grossetano dell’Amiata e che ha avuto come obiettivo lo sviluppo di nuovi impianti di castagneto da frutto, razionali e innovativi.
Le attività messe in campo, in quasi due anni di lavoro, hanno coinvolto un’equipe eterogenea di soggetti composta da tre imprenditori agricoli della filiera castanicola (Mirco Fazzi, Roberto Ulivieri e Massimo Bindi), Università di Firenze – DAGRI, Associazione valorizzazione castagna del Monte Amiata IGP e tecnici dello Studio Agricis.
Le azioni messe in campo sono state finalizzate a rilanciare la castanicoltura Toscana attraverso tecniche di gestione innovative. Queste ultime, come spiega Roberto Ulivieri, presidente dell’Associazione per la Valorizzazione della Castagna Amiatina Igp permetteranno di aumentare la rendita e quindi la competitività in un mercato, quale è quello della castagna, sempre più sovrastato da apporti esteri.
Al convegno di venerdì interverranno in primo luogo alcuni rappresentanti delle istituzioni locali come Jacopo Marini, sindaco di Arcidosso e Daniele Rossi, presidente dell’Unione dei Comuni dell’Amiata Grossetana. Presente anche Fabio Fabbri, presidente dell’ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Grosseto e la presidente della cooperativa di comunità che ospita il convegno, Stefania Cassani. Nel merito del progetto entreranno Giovanni Alessandri e Riccardo Sedicini dello studio Agricis, il professor Alberto Maltoni e la professoressa Claudia Cocozza, entrambi dell’Università degli studi di Firenze – DAGRI. Prima delle conclusioni, affidate a Roberto Ulivieri e ad Andrea Brogioni del Gal Far Maremma, ci sarà anche l’occasione per conoscere altri progetti come: Cast-Ami-Ben, Social Cast e Bioactam.
Durante l’incontro conclusivo saranno illustrate le varie azioni, sia operative che di studio, messe in campo e anche i risultati ottenuti nel contesto di Live cast 2.
“Dalle potenzialità tutt’altro che trascurabili, con grande innovazione Live Cast 2 può contribuire a rilanciare l’economia del settore castanicolo – spiega Giovanni Alessandri -, ammodernandolo e rendendolo competitivo negli scenari futuri; evidenziando come solo con l’apporto d’innovazione si può dare lustro a settori considerati “arcaici” e redditizi in tempi moderni, favorendo le economie locali e drenando la sempre maggiore tendenza all’abbandono delle aree rurali, a causa della scarsità di reddito e del cambiamento climatico in atto”.
L’Università di Firenze ha lavorato su alcuni aspetti innovativi, come a innesti delle varietà IGP autoctone di castagno del Monte Amiata ad altezze superiori alla norma e alle consuetudini locali, questo per limitare il morso della fauna selvatica. Ci sono poi azioni di carattere operativo messe in campo dalle aziende che si sono messe in gioco, come ad esempio le operazioni di ceduazione e la scelta dei polloni migliori posti sulle ceppaie. Inoltre, sempre le tre aziende, durante le operazioni preparatorie dei vecchi cedui castanicoli, hanno lavorato alla squadratura dell’impianto rilasciando le ceppaie migliori e in sequenza geometrica adatta alla raccolta meccanica. Particolarmente interessante è anche il nuovo impianto di castagni realizzato in un terreno non vocato, impiantato con innovative soluzioni. Importanti, infine, sono state le azioni di carattere divulgativo, messe appunto dall’Associazione per la valorizzazione della castagna del Monte Amiata IGP”.
Live Cast 2 è stato Finanziato dal Regolamento (UE) n. 1305/2013 – Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana, Misura LEADER del GAL F.A.R. Maremma – Bando della sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”.