FOLLONICA – Silvia Daddi e Mattia Maracci, ovvero i Mollica’s, approdano su Rai 2. Una nuova avventura, per una volta lontana dai fornelli, che vede protagonista proprio Silvia che sarà ospite nella trasmissione di Drusilla Foer “L’Almanacco del giorno dopo”.
L’esordio ci sarà questa sera, 14 dicembre, alle 19.50, ma la vedremo anche in altre quattro puntate: il 27 dicembre e il 10 gennaio mentre le ultime due sono ancora in fase di lavorazione e conosceremo presto le date.
La nuova avventura dei Mollica’s è iniziata con una telefonata a fine ottobre. «Un giorno mi chiamano dalla Rai – racconta Silvia -, mi dicono che c’è Drusilla che mi segue, dicono che le garbo e che mi vorrebbe nella sua trasmissione. Volevano sapere se mi piacerebbe portare in tv quello che faccio nei miei video sui social nella mia rubrica (chiamiamola così) “Ma perché si dice…?”. Ovviamente ho risposto che sarebbe stato fantastico».
Così è nata questa nuova opportunità. «Pochi giorni dopo ho parlato direttamente con Drusilla. Lei non lo sapeva, ma anch’io la seguivo da molto tempo. Parlarci è stato emozionante. Mi ha spiegato che all’interno della sua trasmissione ci sarà uno spazio dedicato a “Ma perché si dice…?” che spiegherà con la tipica ironia toscana l’etimologia di alcune parole e detti tipici. Li tratteremo naturalmente con il rispetto che le parole devono avere, ma con l’allegria che vogliamo trasmettere».
Per i Mollica’s è naturalmente un’opportunità importante, che però non cade dal cielo in una giornata fortunata e a caso. Dietro il loro successo social, che ha attirato anche l’attenzione della televisione, sta un lavoro impegnativo. Realizzare contenuti simpatici e leggeri da un furgoncino nella zona industriale, che tanto sono apprezzati dai loro migliaia di follower, non è così semplice come può apparire. «Sono tante le ore che ci stanno dietro alla creazione dei nostri video – dicono sia Silvia che Mattia -. Dev’essere chiaro che anche nel mondo dei social, se si vogliono realizzare contenuti seguiti, avere followers come si dice oggi, bisogna rimboccarsi le maniche. Non cade niente dal cielo».