Indagini bloccate, nessun responsabile individuato, nessuna prova accertata; la Lav denuncia altri episodi contro i felini e punta il dito anche contro i giuncarichesi: «nessuno dei giuncarichesi si occupa di loro né per alimentarli né per sterilizzarli»
(Nella foto in cartello che indica la colonia felina di Piazza del Popolo a Giuncarico)
La denuncia era stata presentata a settembre dopo i primi casi di animali ritrovati senza vita non lontano dalla zona del centro storico. A cavallo tra i mesi di agosto e settembre nelle due colonie feline di Giuncarico, quella di Piazza del Popolo e quella di Piazza Giovanni XXIII, erano spariti tra i dieci e i venti gatti e in qualche caso alcuni paesani si erano imbattuti nei macabri resti di qualche animale andato a morire nelle vie limitrofe al centro. In un caso era intervenuto anche il servizio veterinario della Asl 9 per sopprimere un gatto agonizzante. Gli esami compiuti sui corpi degli animali ritrovati avevano confermato l’ipotesi dell’avvelenamento. In particolare erano state riscontare tracce di sostanze utilizzate in agricoltura come diserbante, letali se assunte da gatti o altri animali di taglia piccola.
E Dalla Lav arrivano anche critiche ai comportamenti dei giuncarichesi, “colpevoli” secondo Mariangela Corrieri di essere poco sensibili nei confronti delle sorti dei gatti. «I gatti a Giuncarico – aggiunge la responsabile fiorentina della Lav – continuano a sparire, che nessuno dei giuncarichesi si occupa di loro nè per alimentarli nè per sterilizzarli, che il comune di Gavorrano con il quale avevamo preso precisi e ottimi accordi essendo commissariato ha bloccato ogni iniziativa. Ad occuparsi, tra varie difficoltà, dei gatti di Giuncarico sono persone estranee al luogo le quali, invece di ricevere apprezzamenti (e non dico aiuti che sarebbe chiedere troppo), vengono infastidite, ostacolate e offese».
Attraverso il nostro blog la responsabile della Lav di Firenze ha voluto anche inviare un appello ai giuncarichesi, una lettera aperta per chiedere più rispetto per gli animali e un impegno concreto per tutelare i gatti del paese.
«Mi sento di convogliare i cittadini di Giuncarico verso una direzione che sia di comprensione e compassione della sofferenza inflitta a creature senzienti quindi sensibili al dolore e alla morte (e la morte per veleno è dolorosissima), della sofferenza prodotta alle persone che dei gatti si curano gratuitamente per il solo proprio impulso morale e a quelle che pure non curandosene amano gli animali e riescono a provare per loro empatia e, infine, del raccapriccio suscitato in quelle persone civili che rispettano la vita e le leggi perché sanno che è sul Diritto che si regge una comunità civile. Chiedo quindi a tutti coloro che si riconoscono in queste caratteristiche di farsi carico di tutelare gli animali, di non permettere che vengano maltrattati e di denunciare i maltrattamenti, in accordo con le leggi 281/1991, 189/2004 e successive regionali che prevedono i reati contro gli animali d’affezione, cani e gatti, passibili di sanzioni penali (carcere). Di sensibilizzare i propri concittadini perché solo cambiando le coscienze potremo cambiare il mondo anche per gli umani».