GAVORRNO – Questa mattina, il gruppo consiliare di maggioranza Gavorrano Progressista ha presentato alla discussione del Consiglio comunale una mozione consiliare “nata dalle istanze delle associazioni venatorie locali, per richiedere una concertazione obbligatoria con le istituzioni di rappresentanza in caso di istituzione di nuove aziende agrituristiche venatorie, per una caccia che deve rimanere pubblica e non privata”, scrivono i consiglieri in una nota.
La mozione è stata approvata con il voto compatto del gruppo di maggioranza e l’astensione ed il voto contrario dei gruppi di opposizione.
Di seguito – in corsivo – il testo dell’atto.
Premesso che nel territorio comunale vi sono circa 500 cacciatori iscritti alle varie associazioni venatorie;
preso atto che con determina dirigenziale n°9698 del 20/05/2022 è stata rilasciata dalla Regione Toscana l’autorizzazione per nuova azienda agrituristica venatoria Monte Cerretelle;
tenuto conto che tale autorizzazione è stata rilasciata senza il minimo coinvolgimento delle associazione venatorie o soggetti che operano nel territorio (Atc, Amministrazione comunale) e che le associazioni venatorie locali collaborano da tempo con l’Amministrazione comunale e le scuole per iniziative di pulizia dei boschi, giornate di approfondimento sulla fauna selvatica, iniziative di supporto nell’ambito del progetto Gavorrano solidale e di Protezione civile;
evidenziato che nel rispetto del principio di collaborazione fra istituzioni e soggetti attivi nel territorio deve diventare prassi il coinvolgimento dei soggetti rappresentativi del mondo venatorio tramite la locale Atc per l’istituzione di nuove autorizzazioni;
tenuto conto che nel territorio comunale la Saf è pari a 15661 ettari, che il territorio in gestione privata A.A.G.V. / A.F.V. è pari a 270 ettari, che quello soggetto a divieto di caccia e di proprietà della Regione o del Comune è pari a 601 ettari, infine quello gestito dall’Atc come territorio protetto per Z.R.V. e Z.R.C. è pari a circa 1437 ettari. Da quanto predetto si evince che oltre il 37 % del territorio comunale risulta soggetto a vincolo e, di questo, circa il 50 % partecipa a raggiungere il 20% di area protetta prevista dalla legge 157/92;
preso atto che purtroppo si va verso una caccia sempre più privata e per pochi, e la caccia non può essere per pochi e privata o per chi si può permettere di andare a pagamento nelle aziende private. La caccia, già costosa di per sé con i vari bollettini da pagare, deve essere il più accessibile a tutti;
visto che l’ultima Aav Monte Cerretelle, autorizzata dagli uffici regionali preposti, tra l’altro non rispetta il principio della legge regionale 3/1994, e successive modifiche, la quale prevede l’istituzione di tali aziende in terreno montano e marginale all’agricoltura, l’azienda in questione è adiacente a terreni coltivati ad alto pregio vinicolo;
il Consiglio comunale chiede al sindaco ed alla giunta:
di richiedere alla Regione Toscana la modifica della legge regionale in modo che preveda il tassativo coinvolgimento delle associazioni venatorie locali e parere vincolante del comitato Atc di riferimento;
di riconsiderare le superfici vincolate alla caccia nel territorio comunale previa apertura di un tavolo di concertazione con le associazioni venatorie ed Atc;
di richiedere alla Regione Toscana interventi legislativi per favorire la caccia pubblica.