GROSSETO – “Come ogni anno al termine dell’estate si tirano le somme e si leggono diverse considerazioni sull’andamento della stagione turistica in provincia di Grosseto. Considerazioni che si succedono spesso in modo ripetitivo, senza apportare nulla di nuovo alla riflessione”. Così esordisce Maria Mecarozzi, presidente del settore turistico per Confartigianato Imprese Grosseto.
“Le scelte del viaggiatore – prosegue Maria Mecarozzi – risentono delle conseguenze dell’andamento climatico, della situazione nazionale ed internazionale che fa crescere o diminuire la voglia di viaggiare all’estero, contrae o espande il mercato ed influenza la propensione alla spesa. Su questi fattori gli operatori non hanno alcuna possibilità di intervenire e non possono fare altro che subire il mercato. È proprio per questo che spesso, quando sento parlare di destagionalizzazione, non posso non sorridere. Il turismo è destagionalizzabile quando non è vincolato all’andamento del clima; può esserlo quello di Firenze o di Roma, puoi visitare queste meravigliose città a Natale, sotto il sole cocente di agosto, o mentre piove, ma non potremo mai destagionalizzare il nostro turismo fino a che tutti non ci convinceremo davvero che la Maremma può vincere soltanto se gioca in squadra, mettendo in campo tutte le proprie forze. Con questo intendo dire che la costa con le proprie meraviglie ed il mare vincerà veramente la partita quando si affiancherà all’entroterra coi suoi borghi, con la storia, le tradizioni ed i piccoli artigiani, alle realtà cittadine che abbiamo con la bellezza, la cultura e la vivibilità che non molte città italiane possono ancora vantare. Solo così avrà senso parlare di destagionalizzazione e così la nostra offerta turistica potrà fare la differenza e pertanto emergere sul mercato, forte di grandi valori e pronta ad affrontare nuove sfide.”
A Maria Mecarozzi fa eco Emiliano Calchetti, coordinatore provinciale turismo di Confartigianato: “La Presidente esprime un concetto assolutamente condivisibile e noi vorremmo dare gambe alle sue idee lavorando assieme a tutti i portatori di interesse per allungare la stagione balneare e per rafforzare a livello provinciale tutti gli altri ‘turismi’. Non dobbiamo inventare nulla di nuovo, dobbiamo solo far crescere un sistema turistico che possa valorizzare le varie offerte legate alle stagioni e al territorio. Bisogna coinvolgere gli agricoltori, le cantine, i frantoi, le aziende artigiane che trasformano i nostri prodotti e collegarle con chi opera nel mondo della ricettività, con i ristoratori, le guide turistiche e ambientali e tutti gli altri tantissimi operatori che possono contribuire ad arricchire un’offerta turistica varia e proiettata verso le esigenze dei nostri ospiti. Intendiamoci, si parla di progetti assolutamente non nuovi e noti a tutti. Ma i risultati sino ad oggi non sono stati adeguati. Bisogna superare le limitazioni degli ambiti territoriali e formare un gruppo solido composto da enti pubblici e associazioni rappresentative che possa davvero consentire un cambio di passo alle strategie turistiche e che porti finalmente dei risultati concreti all’intera provincia, gli stessi risultati che a macchia di leopardo si sono raggiunti in alcune, poche, località del nostro territorio. Da parte nostra abbiamo già iniziato a contattare gli operatori per valutare l’interesse a far parte di un progetto turistico articolato e diamo la nostra disponibilità a partecipare fattivamente sia ai tavoli di concertazione che, soprattutto, alle iniziative strategiche che ne scaturiranno.”